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Alberi, un giro di abbattimenti giù anche il cedro di via Pighin

Una segnalazione ha portato alle verifiche che hanno indicato la pericolosità. Lo stesso copione per tre piante in viale Porta Adige

Alberi, un giro di abbattimenti giù anche il cedro di via Pighin

Il grande cedro che campeggia davanti all’ingesso laterale dell’auditorium del Conservatorio, in via Pighin, sarà abbattuto. Stessa sorte per altri tre alberi, uno dei quali di alto fusto, in viale Porta Po. La modalità che ha segnato la loro condanna a morte è stata la medesima: una segnalazione “esterna” che ha indicato che le piante in questione erano pericolose. E così il Comune investe ben 5mila euro sugli alberi. Per il loro abbattimento immediato, però.

Per quanto riguarda il cedro che si trova in via Pighin, nella determina di abbattimento del Settore lavori pubblici si legge che “a seguito di segnalazione e dopo verifica tecnica, presenta un notevole rischio di crollo e ne viene consigliato l’abbattimento”. E che l’albero “insiste su area comunale e un eventuale cedimento potrebbe coinvolgere anche la strada pubblica prospiciente con conseguente pericolo per la circolazione stradale e la pubblica incolumità”. Per questo “risulta necessario l’abbattimento”. Affidato alla ditta Tacnoverde che ha presentato un preventivo di 1.952 euro. Intanto l’albero, con vari rami secchi, è stato recintato.

Stesso copione per le piante di viale Porta Adige, sull’altro lato della strada rispetto al supermercato Alì. “Con diverse segnalazioni pervenute tramite mail si legge nella determina - sono state segnalate come pericolanti alcune piante in viale Porta Adige fronte civico 11. Dette piante insistono, come indicato dall’ufficio patrimonio, su area comunale, non a distanza regolamentare rispetto al confine della proprietà privata limitrofa. In caso di crollo dette piante possono essere un potenziale pericolo per la circolazione stradale e la pubblica incolumità: risulta necessario il loro abbattimento”. In questo caso affidata all’Azienda florovivaistica f.lli Cestari per 3.050 euro.

Il tutto mentre si attende ancora di capire il destino del giardini delle Torri dove sembrano essere almeno tre i grandi alberi che saranno abbattuti in nome della sicurezza, visto che il crollo improvviso dell’enorme pioppo andatosi a schiantare sui giochi per bambini, fortunatamente nottetempo, ormai quasi quattro mesi fa, il 18 febbraio, ha portato Asm, la partecipata alla quale fa capo la gestione del verde, a dar vita ad un’operazione di controllo delle alberature, che evidentemente in precedenza era mancata, verificando che alcune di queste risultavano pericolose. Essendo vincolate è stata chiesta l’autorizzazione alla Soprintendenza che, però, avrebbe richiesto la certificazione agronomica del pericolo. Motivo per cui è stato il Comune a dover affidare un incarico ad un tecnico agronomo, visto che a quanto pare Asm non è in grado di procedere a queste certificazioni. E, alla domanda su come vengano decisi, allora, gli altri abbattimenti, è stato risposto che sono le ditte incaricate ad occuparsene e che, in questo caso, è stata chiesta una diversa certificazione dalla Soprintendenza. Insomma, gli alberi, come le persone, non sono tutti uguali: c’è chi ha più diritti degli altri. Eppure sono tutti esseri viventi. E anche parecchio utili.

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