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Taschin ancora alla guida del Coni

Il dirigente è stato rieletto per la terza volta (e fino al 2028) alla guida dello sport provinciale

Taschin ancora alla guida del Coni

Lucio Taschin delegato provinciale del Coni anche per il quadriennio olimpico 2025-2028. A confermarlo, a corollario della conferenza stampa per la presentazione della Giornata Nazionale dello Sport di Lendinara, il presidente regionale Dino Ponchio.

“E' una persona che rappresenta in modo eccellente la mission del Coni - le sue dichiarazioni -e non c'erano dubbi in merito.

Lucio Taschin è alla guida del Coni di Rovigo dall'ottobre del 2015 ed è al suo terzo ed ultimo mandato ed ha già dettato i primi obiettivi: “Ho due obiettivi immediati. Lavorare nei prossimi due anni per preparare il mio successore in modo tale che venga assicurata una visione particolarmente indirizzata allo sviluppo dello sport di base e rinnovare la squadra dei fiduciari che per la gran parte saranno persone alla prima esperienza di rappresentanza e lavoro istituzionale. In pratica questo sarà il mio ultimo mandato e mi dedicherò molto perché una nuova generazione possa continuare facendo meglio di quello che ho potuto fare io. Per la squadra di fiduciari siamo quasi pronti. Avremo persone nuove nelle aree di Badia Polesine, Lendinara, Rovigo, Adria, Porto Viro e Porto Tolle e Occhiobello. Ringrazio il presidente Ponchio per la fiducia che ha riposto in me ma ho ben chiaro che sono al servizio delle associazioni sportive dilettantistiche, delle loro federazioni ed enti e degli amministratori che rivedrò in autunno per la tradizionale convention annuale”.

Poi sulle attività: “Per questo 2025 oltre alla Giornata Nazionale dello Sport in programma domani a Lendinara, il 21 settembre ritorneremo in Piazza Matteotti a Rovigo per i Festival dello Sport insieme con la regione Veneto ma anche sui temi formativi saremo molto impegnati. Centri Coni, Educamp, sportelli e tanto lavoro per dedicarci allo sviluppo dello sport sono altri punti che sono in agenda”.

Ma il suo focus sono anche le cosiddette “battaglie culturali”. “Sto cercando di portare nella consuetudine della programmazione pubblica il concetto che lo sport va sempre, e ripeto, sempre abbinato ad iniziative di tipo culturale, turistico, sociale. - ha affermato Taschin - È la chiave. L'altro fattore X è capire che va fatta molta integrazione di attività sia operative sia di tipo strutturale. Non è più tempo di cattedrali nel deserto ma di impiantistica capace di adattarsi ad esigenze nuove e funzionali”.

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