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costa di rovigo

“Teatro più vicino alla comunità”

Presentati tutti i progetti vincitori del bando “Far Filò-Storie della terra e del cielo”

“Teatro più vicino alla comunità”

Al teatro comunale Rossi di Costa di Rovigo si è tenuta la presentazione ufficiale dei progetti vincitori del bando “Far Filò -storie della terra e del cielo”, un’iniziativa che fonde teatro, memoria rurale e territorio in un unico grande racconto collettivo.

Promosso dalla Fondazione Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale, in collaborazione con Arteven, Coldiretti Veneto e sostenuto dalla Regione del Veneto, il progetto si inserisce nel programma “Coltivare teatro”, pensato per riportare la narrazione là dove tutto è cominciato: tra i campi, le corti e i luoghi della vita contadina.

Le sette proposte artistiche selezionate attraverseranno le sette province venete da luglio a dicembre, portando il teatro fuori dai luoghi convenzionali per farlo rivivere tra aziende agricole, chiostri, parchi e fattorie. Un teatro a cielo aperto che racconta il presente partendo dalle radici, esplorando temi come sostenibilità, biodiversità e cambiamento climatico attraverso la forma più antica e diretta: la narrazione orale.

Le compagnie coinvolte rappresentano un panorama eterogeneo e vitale del teatro contemporaneo. Vi sono Bam Bam Teatro con “Storia di Bee”, Teatro Moro con “Dal mulo al drone, ma col motocoltivatore”, La Piccionaia con “Habitat Naturale”, Zelda con “Filare Memoria”, Paola Brolati con “Filo Filò”, Matricola Zero con “Nono incontro con gli antenati”, e infine Theama Teatro con “Scano boa”. L’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari sottolinea: “Questo progetto è un modo per avvicinare il teatro alla comunità. Il Veneto ha una tradizione teatrale profonda, radicata tanto nella prosa quanto nella lirica. Far Filò è una straordinaria occasione per valorizzare quelle radici attraverso uno strumento culturale capace di parlare a tutti”.

Sulla stessa linea Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto: “Siamo abituati a un teatro borghese, liturgico. Tornare invece al racconto, alla storia, al territorio è un grande vantaggio per tutti, soprattutto per il pubblico. Far Filò fa tornare in scena i veri protagonisti delle origini del teatro: i contadini”. Accanto all’assessore regionale Cristiano Corazzari e al presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto, sono intervenuti anche Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto, Patrizia Boscolo Chio per Arteven e Carlo Mangolini per il Teatro Stabile. Tutti hanno sottolineato un punto comune vale a dire come il valore del teatro non sia un ornamento, ma uno strumento di comunità. E se oggi la memoria rischia di sbiadire sotto il peso della fretta e della distrazione, Far Filò invita a fermarsi. A raccontare. E ad ascoltare.

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