VOCE
IL CASO
12.06.2025 - 10:16
Un pomeriggio di ordinaria violenza si è trasformato in un caso giudiziario di rilievo a Monselice, dove il 4 giugno scorso il noto trapper Baby Touchè ha dato vita a un episodio che ha scosso la comunità locale. La scena si è svolta presso le piscine comunali, dove il giovane artista, accompagnato da un amico, ha preteso due lettini senza voler pagare, scatenando una serie di eventi culminati in un'aggressione fisica al gestore degli impianti, Marco Canova. Quest'ultimo, dopo essere stato scaraventato a terra, ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso per contusioni multiple, con una prognosi di cinque giorni.
A seguito delle indagini condotte dalla divisione Polizia Anticrimine, il questore Marco Odorisio ha adottato misure severe nei confronti di Baby Touchè e del suo compagno di avventure. Entrambi sono stati colpiti dal Daspo "Willy", che per tre anni impedirà loro l'accesso a esercizi pubblici e locali di intrattenimento in tutta la provincia di Padova. Inoltre, il Daspo fuori contesto li esclude da tutte le manifestazioni sportive sul territorio nazionale per lo stesso periodo. A completare il quadro, un foglio di via obbligatorio vieta loro di tornare a Monselice per quattro anni. Non è la prima volta che il trapper si trova al centro di vicende giudiziarie. Il 21enne è già noto alle forze dell'ordine per una serie di reati contro la persona, la pubblica amministrazione e il patrimonio. Misure di prevenzione personali, come avvisi orali e fogli di via da diversi comuni, erano già state emesse nei suoi confronti.
L'episodio di Monselice non è un caso isolato. La divisione Polizia Anticrimine ha rilevato un aumento di reati violenti commessi da giovani, spesso armati, in contesti pubblici. Questi comportamenti, che includono risse e resistenze a pubblico ufficiale, rappresentano un serio pericolo per l'ordine pubblico. Per questo motivo, il questore Odorisio ha esteso il Daspo fuori contesto ad altri quattro giovani, tutti con precedenti penali e misure cautelari a carico.
Il questore Odorisio ha sottolineato l'importanza di queste misure, che mirano a ripristinare la legalità e garantire la sicurezza in luoghi pubblici come bar, locali di intrattenimento e impianti sportivi. L'obiettivo è duplice: prevenire ulteriori situazioni di rischio e sensibilizzare i giovani sulla gravità delle loro azioni, promuovendo una maggiore responsabilizzazione. La vicenda di Baby Touchè e del suo amico rappresenta un esempio emblematico di come la giustizia possa intervenire per contrastare comportamenti antisociali e garantire la sicurezza della comunità. Resta da vedere se queste misure riusciranno a dissuadere i protagonisti da future condotte illecite e a promuovere un cambiamento positivo.
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