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Momec, il dramma di Gaza Hidalla e il dopo festival

Tanti appuntamenti, agli Olivetani “Sette Bambine Ebree un’opera per Gaza”

Momec, il dramma di Gaza Hidalla e il dopo festival

Continua la programmazione del festival Opera Prima. Venerdì dalle 11.30 alle 13 il prefestival: gli spettatori avranno la possibilità di incontrare sia gli artisti andati in scena giovedì che quelli programmati il giorno stesso. Il pomeriggio, dalle 15 alle 19 ci sarà il consueto appuntamento in Gran Guardia con l’installazione “Dunque siamo!” del collettivo Momec, un’esperienza dedicata a un singolo partecipante a replica. La programmazione proseguirà al Chiostro degli Olivetani alle 19.30 con i bolognesi Teatri di Vita, che presentano in anteprima nazionale “Sette bambine ebree un’opera per Gaza”, tratto dall’omonimo testo di Carlyl Churchill che, nel 2009, impressionata dalla devastante campagna militare "Piombo fuso" lanciata da Israele su Gaza, scrive una breve composizione teatrale in 7 parti. Sono 7 dialoghi di persone adulte riferiti ad altrettante bambine nel corso della storia, dalle persecuzioni naziste alla creazione dello Stato di Israele fino ai bombardamenti su Gaza. Un testo poetico e spiazzante, un sussurro e un grido, che mette al centro l’infanzia come capro espiatorio, testimone innocente o pretesto per le decisioni dei grandi. Sette dialoghi attraversano il tempo: in ognuno, un adulto si rivolge a una bambina. Cambiano le epoche, ma resta identico lo sguardo - quello sull’infanzia, fragile bersaglio e specchio delle volontà altrui.

A seguire, alle 21.30 in Teatro Studio, Corsucci/Bernardi presenterà “Mine-Haha”, l’educazione fisica delle fanciulle, un diario di memorie fittizie di Helene Engel, “Hidalla” nel parco, che ripercorre, a distanza di anni dalle vicende narrate, la vita della donna dalla sua primissima infanzia fino all’adolescenza. A partire dal romanzo di Wedekind, e in dialogo con esso, il lavoro si sviluppa attorno alla formazione di un corpo femminile, mettendo l’accento su tutte quelle aree del testo in cui è particolarmente stretta la relazione tra sguardo, corpo ed educazione. La serata terminerà alle 23 ai giardini Due Torri, con il Dopofestival realizzato in collaborazione con Hops, dove sarà possibile ascoltare il blues elettrico dei Mud Pie.

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