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JESOLO

Prima l'esplosione poi le fiamme, locale devastato

L'incendio ha distrutto il bar trattoria Bea Storia, tratti in salvo i 15 dipendenti

Esplosione a Jesolo: il bar Bea Storia distrutto, lavoratori stagionali in salvo

Prima una violenta esplosione che ha scosso il cuore di Jesolo, precisamente in via Levantina, a pochi passi da piazza Drago. Poi le alte lingue di fuoco che hanno inghiottito il locale e i lavoratori che si sono rifugiati sul balcone per mettersi in salvo. Giovedì 12 giugno, intorno alle 23, il bar Bea Storia, un punto di ritrovo molto frequentato durante la stagione estiva, è stato completamente distrutto da una deflagrazione devastante, seguita da almeno tre esplosioni secondarie. L'esplosione non ha solo distrutto il bar, ma ha anche coinvolto la foresteria situata sopra il locale, dove alloggiavano circa venti lavoratori stagionali. In quei momenti di terrore, almeno quindici di loro si trovavano all'interno della struttura. Alcuni giovani, presi dal panico, sono riusciti a rifugiarsi sul terrazzo, chiedendo disperatamente aiuto.

Fortunatamente, il distaccamento dei vigili del fuoco si trova a poche centinaia di metri dal luogo dell'incidente. Grazie all'uso dell'autoscala, tutti gli occupanti sono stati evacuati in sicurezza. Sul posto sono giunti anche i sanitari del Suem 118, con mezzi provenienti da Jesolo e Cavallino-Treporti, che hanno soccorso alcune persone lievemente intossicate dal fumo. Nessuno è rimasto ferito in modo grave, un miracolo considerando l'entità dell'esplosione. Cinque squadre dei pompieri, provenienti da Jesolo e San Donà di Piave, hanno lavorato senza sosta per domare le fiamme, visibili a grande distanza. Le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza sono proseguite per tutta la notte, mentre il sindaco Christofer De Zotti e il vicesindaco Luca Zanotto si sono recati sul posto per accertarsi delle condizioni degli sfollati e dello stato dell'edificio.

La polizia di Stato ha avviato un'indagine per chiarire la dinamica dell'esplosione, mentre la polizia locale si è occupata della viabilità, chiudendo via Levantina tra piazza Drago e via Ada Negri. Secondo una prima ricostruzione, l'esplosione sarebbe avvenuta alcune ore dopo la chiusura del bar, rendendo ancora più inspiegabile la causa dell'incendio. Il gestore del locale, visibilmente scosso, ha raggiunto immediatamente il luogo ed è stato ascoltato dagli inquirenti. L'attività, frutto di cinque anni di sacrifici, è andata completamente distrutta.

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