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CARABINIERI

Alcol e droga, si mette alla guida, maxi denuncia

Un sessantenne nei guai, aveva anche un coltello

Minacce all'esercente, denunciato

I Carabinieri della Stazione di Castelmassa hanno denunciato in stato di libertà un italiano 60enne, residente a Legnago (Verona), ritenuto responsabile in ipotesi accusatoria dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto d'indicazioni sulla propria identità personale, porto di armi od oggetti atti ad offendere, guida sotto l'influenza dell'alcool e guida dopo l'assunzione di sostanze stupefacenti.

L'uomo, infatti, alla guida di un autoveicolo, in una sera di inizio giugno in Salara, era stato sottoposto a controllo da una pattuglia dei Carabinieri, nel corso di un servizio di controllo alla circolazione stradale. Alla richiesta dei militari, ha rifiutato l’esibizione della propria patente guida e ha negato le indicazioni sulla propria identità personale.

Poiché ritenuto in stato di ebrezza per uso bevande alcoliche, è stato sottoposto all’accertamento tramite “precursore” che dava esito positivo. Alla contestazione dei militari, l’uomo oltre a rifiutare di sottoporsi ai previsti accertamenti sanitari, volti ad accertare e a determinare l’eventuale assunzione di sostanze alcoliche e/o stupefacenti, ha deciso di darsi alla fuga a piedi, lungo la strada regionale, mettendo così a repentaglio l’incolumità propria e quella degli altri utenti della strada.

Inseguito e bloccato dai militari, con l’ausilio dei Carabinieri di Ficarolo giunti a dare man forte ai colleghi, è stato sottoposto a perquisizione personale, nel corso della quale è stato trovato in possesso di un coltello ad apertura manuale della lunghezza totale di 16,5 cm circa e lama di 7 cm, immediatamente sottoposto a sequestro. La perquisizione ed il conseguente sequestro sono stati convalidati dalla Procura della Repubblica di Rovigo.

Il 60enne, protagonista della resistenza a Pubblico Ufficiale e dei reati a lui ascritti maturati nel corso della vicenda, è stato quindi identificato a mezzo rilievi A.F.I.S. (acronimo di automatic palmprint and fingerprint identification system) nell'ala Caserma di Castelmassa e denunciato in stato di libertà  dai Carabinieri alla Procura della Repubblica di Rovigo.

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