Cerca

DA ROMA

L’emozione degli sportivi dal Papa

Tanti i polesani a Roma per il Giubileo dello sport

Tanti i polesani che, domenica hanno partecipato al Giubileo dello sport. Maglie colorate, bandiere di tanti centri agonistici e cappellini pronti a sfidare il sole pur di esserci: tanta l’emozione anche a questo appuntamento iniziato già venerdì scorso ma culminato nella messa in San Pietro domenica. C’erano il Comitato provinciale di Rovigo del Csi (Centro sportivo italiano), la polisportiva San Bortolo del capoluogo, il Gruppo podisti di Adria e ancora, le parrocchie di Santa Maria Assunta e san Bartolomeo di Frassinelle Polesine.

“Lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità: perché richiede un movimento dell’io verso l’altro. Senza questo, si riduce a una sterile competizione di egoismi” ha esordito Leone XIV nell’omelia della celebrazione, passando negli occhi dei presenti le vivide immagini dei papi che, sì, hanno amato lo sport; da un Giovanni Paolo II sugli scii, a un Francesco dichiaratosi amatore del San Lorenzo, fino anche allo stesso Prevost grande appassionato di tennis.

Erano rosa le magliette della polisportiva San Bortolo, al gran completo tra le sedie della basilica vaticana: “Siamo partite venerdì mattina per arrivare e vivere queste giornate tutte insieme - spiega Cecilia - abbiamo vissuto un momento di riflessione, all’isola Tiberina, nella chiesa di San Bartolomeo, dove è sepolto il nostro patrono. Oggi stiamo sperimentando un carico di significati molto grande, per noi che facciamo sport vedere così tanti sportivi e persone anche di altre parti del mondo, qui, in un unico luogo, è incredibile”. E proprio su questo connubio, sport e fede, ha ricordato il Papa: “Che l’accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana, infatti, porta in sé un riflesso della bellezza di Dio, e certamente lo sport è tra queste”.

La Polisportiva san Bortolo

La polisportiva San Bortolo in Basilica;

Soddisfazione e pelle d’oca anche per Diletta, allenatrice di una delle due squadre: “Siamo qui in 12 ragazze più gli allenatori. L’idea era proporre alle ragazze un momento collettivo nel quale sperimentarsi con una realtà sportiva più grande, inserita in un contesto di fede. Essere qui apre all’infinità di altri momenti e movimenti da cui possono trarre tanto. È un bel momento di condivisione”. Papa Leone ha aggiunto che “si tratta di darsi per gli altri, per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per gli allenatori, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari, e, se si è veramente sportivi, questo vale al di là del risultato”. E in cammino, dalla via Appia, sui passi degli antichi pellegrini in arrivo nell’Urbe, anche il gruppo podisti di Adria: “Siamo in 23 qui oggi anche per festeggiare il 50esimo anno dalla fondazione dell’associazione” annota Cristina seguita dal Csi di Rovigo e dal gruppo di Frassinelle. Sport, quindi, una parola, tanti significati e anche doveri, segue il Papa durante l’Angelus in piazza: “È una via per costruire la pace, perché è una scuola di rispetto e di lealtà, che fa crescere la cultura dell’incontro e della fratellanza”.

Gruppo podisti Adria

Il Gruppo podisti di Adria;

Le parrocchie di Frassinelle Polesine;

Le parrocchie di Frassinelle Polesine;

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400