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CRONACA

Foto dei figli sui social? Ecco cosa si rischia

Nuova sentenza chiarisce le responsabilità dei genitori

Foto dei figli sui social? Rischi legali

Condividere le foto dei propri figli sui social è ormai un gesto comune, ma può avere conseguenze serie. Una recente sentenza del Tribunale civile di Milano ha chiarito che i genitori sono i “custodi” dell’immagine dei propri figli e devono proteggerla. Se pubblicano contenuti senza il consenso dell’altro genitore o senza valutare i rischi, possono essere ritenuti responsabili, anche penalmente.

Il tribunale non vieta del tutto la pubblicazione, ma richiama un principio fondamentale: tutelare la dignità, la riservatezza e la sicurezza del minore. Pubblicare immagini di bambini può esporli a furto d’identità, uso improprio da parte di sconosciuti, cyberbullismo, o sfruttamento pubblicitario, specialmente quando i contenuti sono visibili a tutti o gestiti come veri e propri profili pubblici.

Il problema non riguarda solo chi ha migliaia di follower. Anche una foto condivisa con pochi contatti può sfuggire al controllo e finire in contesti inappropriati. Inoltre, in caso di conflitto tra genitori, la pubblicazione non autorizzata può diventare oggetto di causa legale, con conseguenze anche gravi.

Come spiega il pedagogista Daniele Novara, la sentenza milanese non vuole colpevolizzare i genitori, ma ricordare che i figli non sono proprietà privata e hanno diritto a essere tutelati, anche nella loro immagine. Serve buonsenso, soprattutto oggi, in un contesto in cui la tecnologia entra in ogni momento della vita familiare.

In sintesi, prima di postare una foto di un figlio online, è bene porsi alcune domande: è davvero necessario? Potrebbe creargli imbarazzo ora o in futuro? L’altro genitore è d’accordo? Condividere la crescita dei propri figli è naturale, ma farlo nel rispetto della loro privacy è un dovere.

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