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tragedia del mare
17.06.2025 - 09:16
C’è tanta rabbia, per i due turisti “non so se italiani” che sono andati via dopo essere stati salvati, mentre Aymane Ed Dafali moriva. Perché non doveva andare a finire così.
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E c’è il grande rammarico di non essere riuscito a salvare il suo amico caro, il più piccolo della compagnia, ma che “era già adulto, più grande della sua età”. Mohamed, per tutti “Momo”, 19 anni, parla poco, pesa le parole, ognuna delle quali sono sassi sul cuore, il suo e di chi lo ascolta. Momo, anche lui residente a Castelnovo Bariano e magazziniere, era con Aymane e altri due amici sul pedalò sabato scorso, quando al Lido degli Estensi è avvenuta la tragedia.
“Era una giornata di caldo e abbiamo deciso di andare al mare in macchina - racconta i momenti terribili che ha vissuto e che lo scuotono ancora - Aymane è l’unico minorenne tra noi, ma è già grande, una persona equilibrata, ottimista. Sul pedalò ci siamo saliti tutti e quattro”. Ricorda: “Due persone chiedevano aiuto e ci siamo buttati senza esitare. Aymane era senza salvagente, si è lanciato verso i due che avevano bisogno. Uno di noi si è gettato in mare col salvagente per aiutarlo. Io ho tirato il mio amico col salvagente, ma Aymane non l’ho più trovato”.
Il 16enne eroe di cui parla tutta Italia aveva tanti sogni e un obiettivo ben chiaro in mente: diventare barbiere. “Aveva fatto un corso in Marocco su come tagliare i capelli. Aveva questa passione e lo faceva con tutti noi quando glielo chiedevamo, gli piaceva tantissimo. Ci incontravamo qui al bar del paese per parlare e scherzare. Ascoltavamo musica. A lui piaceva Baby Gang e il rap - continua con la gola strozzata - Non vedevi mai qualcosa di spiacevole in lui, era davvero un bravo ragazzo”.
Sale la rabbia perché le cose potevano, dovevano andare diversamente. Aymane sarebbe diventato barbiere, “lui era felice di vivere in Italia. Non stava aspettando altro che la maggiore età per andare a lavorare e imparare bene il mestiere”. Sale la rabbia perché i turisti salvati sono andati via: “L’unica cosa che possiamo fare è stare vicino alla famiglia”. Il papà, Abderrohim, bracciante agricolo, è rimasto per aspettare la salma, con i fratelli più piccoli di Aymane, di 9 e 12 anni.
La mamma di Aymane è già partita per il Marocco, dove saranno celebrate le esequie. “Lei lo aspetta lì”, a Jbiel, nella regione di Marrakesh, dove riposerà in pace e da eroe.
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