VOCE
maturità 2025
17.06.2025 - 09:29
Scontata, o forse no, dopotutto, questa sarà la “notte prima degli esami”: il tormentone alla Venditti è pronto a scalare la classifica per i tanti studenti che domani inizieranno la maturità 2025. Oltre 37.000 i giovani veneti chiamati a sentire l’ultima campanella di un percorso quinquennale fatto di strade, come tutte, non sempre lineari, eppure a volte inspiegabilmente divertenti e formative. Affronteranno il grande appuntamento con la vita attraverso il primo passo, la prima prova, anche i tanti studenti polesani.
E già nell’aria si percepisce l’emozione aggrumata di tanta speranza, qualche goccia di incertezza sudata sulle pagine dei libri sfogliate di notte, ma anche la lucida consapevolezza che sta finendo un capitolo fondante della propria crescita. Ne è convinta Alessandra Ruzzante, del liceo delle scienze umane Celio-Roccati: “Manca poco, sento un nodo allo stomaco, ho molti pensieri nella testa, non voglio deludere né me stessa né le persone che hanno creduto in me. É un momento che segna la fine di un percorso e l’inizio di un altro, è una tappa di un lungo viaggio. Mi trovo davanti a una prova che non testa solo ciò che ho imparato in questi anni di scuola, ma anche chi sono diventata”.
Aurora Tridello, della stessa classe, sottolinea: “Provo davvero un mix di emozioni fortissime. C’è sicuramente tanta emozione, ma anche un bel po’ di ansia e paura, perché per noi questa è la prima vera prova d’esame. Quando eravamo in terza media, a causa del Covid, abbiamo fatto l’esame a distanza, quindi questa Maturità rappresenta il primo vero banco di prova, dal vivo, con tutte le sue pressioni”.
Con il tema d'italiano si aprono i giochi e, nelle ore concitate fatte di scartoffie e appunti di mani stanche e desiderose d’estate, non manca il consueto e sempreverde “toto-tracce”. I sette titoli, già preparati e conservati nel caveau del ministero dell'istruzione, saranno comunicati contemporaneamente alle 8.30 del 18 giugno in tutta la Penisola. Restano nella top ten i classici: Leopardi, D’Annunzio, Montale e - perché no - forse qualche riferimento agli eventi che hanno caratterizzato questo maggio intenso?
Domande che si fa anche Noemi Martina Dimatteo, del liceo artistico di Castelmassa, indirizzo di design della moda, seppur con calma tranquillità: “Sono più preoccupata per l’orale, anche perché, grazie alle numerose simulazioni svolte in classe, mi sento abbastanza serena”. Più preoccupazione, continua, per la seconda tornata da esaminare: “Visto il mio indirizzo, saranno tre giorni intensi, non sono preoccupata per il contenuto ma per il tempo a disposizione l’ansia da prestazione, cercherò di stare calma”.
Paura per la seconda prova anche da parte di Anita Silvoni, del liceo scientifico Paleocapa: “Finalmente è arrivato il momento della maturità. Sembrava così lontano, e invece eccoci qui. Credo che realizzerò davvero di aver iniziato gli esami solo mercoledì, quando affronterò la prima prova. La sto vivendo molto bene, sono contenta. La prova che mi spaventa di più è quella di matematica: temo di trovarmi davanti a un esercizio più complesso del previsto. In italiano, invece, mi sento un po’ più sicura. Per quanto riguarda l’orale, ho grandi aspettative: mi piace poter collegare le materie, è un’opportunità per mettersi in gioco”.
Opportunità per buttarsi per molti, e tra chi si dà la carica ripescando l’energia dei Queen o di Vasco, la certezza, oltre i pronostici, è una: la maturità è arrivata.
In Polesine la maturità arriva per 1.426 ragazzi. Domani inizia la maturità e saranno 1.426, appunto, gli studenti che si presenteranno all’esame, nella nostra provincia. Sono, infatti, 1.375 i ragazzi iscritti all’ultimo anno delle scuole secondarie statali, a cui si aggiungono 51 studenti delle quinte delle scuole paritarie. Nel complesso, saranno 748 le ragazze che sosterranno la prova contro i 678 maschi: un rapporto di 52,5% contro 47,5%.
La provincia di Rovigo, in Veneto, è quella che vede il minor numero di maturandi. Persino Belluno, che pure ha meno abitanti del Polesine, schiera più studenti all’esame: 1.430, di cui 107 “privatisti”. A Venezia sono 6.049 i maturandi; a Verona 7.203, a Vicenza appena nove in più; in provincia di Padova toccnao quota 7.307 mentre la quota più alta è quella della provincia di Treviso con 7.411 studenti pronti a sostenere la prova dio fine ciclo. In totale, nel Veneto, sono .8.038 i maturandi: ben 1.395 in meno rispetto allo scorso anno, quando all’esame si presentarono in 39.433. Insomma, in soli dodici mesi è andato perso il 3,5% del totale degli alunni dell’ultimo anno delle scuole superiori. Una riduzione che colpisce, però, soltanto le scuole statali: i maturandi del sistema pubblico, infatti, sono passati dai 37.350 dello scorso anno ai 34.372 di questo 2025, con un calo di quasi 3mila unità. In netto aumento, invece, i privatisti, passati dai 2.083 dell’anno scorso agli attuali 3.666, con un aumento praticamente del 76%.
La maturità si svolge su due prove scritte e una orale. La prima prova scritta, il tema di italiano, con sette tracce uguali per tutti, si farà domani. Il giorno dopo, giovedì, la seconda prova, di indirizzo, diversa per ogni tipo di scuola superiore. A partire dalla settimana successiva, poi, il via ai colloqui orali: un dialogo interdisciplinare che comprenderà anche l’esperienza di Pcto.
Tra i maturandi di domani “c’è anche chi un giorno sarà al mio posto, a governare il Veneto”. Luca Zaia manda gli auguri ai 37mila giovani veneti impegnati nell’esame di quinta superiore. “Un numero - dice Zaia - che traduce altrettante aspirazioni e obbiettivi, forse anche preoccupazioni e incertezze ma che in questo momento non devono fa perdere alle ragazze e ai ragazzi l’entusiasmo con cui va affrontato questo momento. Tra loro c’è chi un giorno sarà al mio posto di governatore, chi sarà alla guida di un’impresa internazionale, protagonista nella ricerca scientifica, nelle professioni, nel mondo dell’artigianato, nell’amministrazione pubblica. Il mondo non si ferma e ha bisogno di loro. A tutte queste ragazze e ragazzi auguro la più grande fortuna”.
“Il numero dei maturandi invita tutti ad una riflessione ma anche ad un compiacimento perché dà corpo a un grande progresso rispetto ai tempi in cui frequentare le scuole superiori non era così a portata di mano - aggiunge il governatore - per tante generazioni prima di noi non era nemmeno immaginabile. Un’offerta estesa di istruzione è il frutto della visione che ha portato alla costruzione di una società in cui la possibilità di studiare fino all’università è ormai patrimonio pressoché universale. Una conquista che non va tradita. Per questo è importante che ognuno capisca dove è arrivato e delinei dove vuole arrivare. La maturità, quindi, è un momento indimenticabile che i nostri ragazzi sapranno vivere al meglio, con l’entusiasmo, la preparazione, la volontà e la capacità di riuscita che dimostrano già in tante circostanze”.
“Esprimo gratitudine agli insegnanti che in questi anni hanno seguito e preparato i nostri ragazzi, condividendone l’impegno e le emozioni”, conclude il presidente Zaia - ma un pensiero lo invio anche ai genitori, ai nonni, ai familiari che in questi giorni vivranno con apprensione e trepidazione il percorso dei loro giovani e per il futuro che li attende. Il mio augurio a tutti è di vivere questa sfida segnata dall’attesa con serenità e ottimismo perché come amo ripetere: i pessimisti non fanno fortuna”.
E Marco Bussetti, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per il Veneto, nel consueto “in bocca al lupo” ai maturandi, dice: “Raccogliete l’energia di tutti i vostri anni di scuola per affrontare l’esame di Stato e costruire il vostro progetto di vita”.
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