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il caso

Abbiamo le bollette più care d'Europa

Oneri fiscali elevati annullano i risparmi sui costi energetici in Italia, secondo il rapporto Arera

Bollette incubo senza fine: nuova stangata in arrivo

In un contesto economico sempre più complesso, le famiglie italiane si trovano a fronteggiare una sfida significativa: il costo elevato delle bollette di luce e gas. Nonostante una riduzione dei prezzi dell'energia, il peso di oneri, imposte e tasse continua a gravare pesantemente sui consumatori, annullando i potenziali risparmi. Questo è quanto emerge dalla relazione annuale 2024 dell'Arera, l'autorità di regolazione per l'energia, le reti e l'ambiente.

Nel 2024, il prezzo medio dell'energia elettrica per i clienti domestici nell'area euro è rimasto pressoché invariato a 31,04 centesimi per kWh. Tuttavia, l'Italia, nonostante una significativa riduzione del prezzo dell'energia da 38,64 a 35,7 centesimi per kWh, continua a registrare costi finali elevati per le famiglie. Questo a causa di un incremento del 28% nella componente fiscale, che è passata da 7,66 a 9,78 centesimi per kWh. Tale incremento ha di fatto annullato i risparmi derivanti dal calo del costo dell'energia. In Europa, solo le famiglie tedesche pagano di più per l'energia elettrica, con un costo di 41,13 centesimi per kWh.

Anche il costo del gas ha subito un aumento significativo. Nel 2024, il prezzo medio, comprensivo di imposte e oneri, è salito del 15,1%, raggiungendo i 13,1 centesimi di euro per kWh. Questo incremento è attribuibile principalmente all'aumento dei costi di rete e della componente fiscale, che è passata da 0 a 3,2 centesimi. Le tariffe italiane superano del 5,3% la media dell'area euro, evidenziando un trend preoccupante per i consumatori.

In risposta a queste dinamiche, oltre la metà degli italiani ha optato per contratti a prezzo fisso per l'energia elettrica, con il 54,8% dei clienti che ha scelto questa opzione nel mercato libero. Questo riflette una crescente preoccupazione per possibili ulteriori aumenti dei costi energetici. Inoltre, il tasso di switching, ovvero il cambio di fornitore, è aumentato, con il 23,8% dei clienti domestici che ha cambiato fornitore almeno una volta nel 2024.

Secondo Stefano Besseghini, presidente dell'Arera, una svolta per i consumatori potrebbe arrivare dall'1 luglio, con l'introduzione di una nuova bolletta più chiara e dettagliata. Questa includerà informazioni fondamentali come l'importo da pagare, il periodo di riferimento, lo stato dei pagamenti e le condizioni dell'offerta sottoscritta, presentate in modo sintetico ma efficace.

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