VOCE
il caso
18.06.2025 - 07:03
Il 16 giugno 2025 segna una data cruciale per il sistema educativo italiano. Con una circolare ufficiale, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha decretato il divieto dell'uso dei cellulari nelle scuole superiori durante tutto l'orario scolastico. Questa decisione, che ha suscitato un ampio dibattito, è stata motivata dalla necessità di tutelare il benessere e lo sviluppo cognitivo degli studenti, minacciati dall'uso eccessivo dei dispositivi elettronici.
Il provvedimento di Valditara arriva in un momento in cui numerosi studi scientifici, tra cui quelli dell'Istituto Superiore di Sanità, dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'Ocse, hanno evidenziato gli effetti negativi dell'uso smodato degli smartphone. Secondo queste ricerche, l'uso eccessivo dei dispositivi digitali è associato a un calo del rendimento scolastico, problemi di sonno, difficoltà di concentrazione e relazioni sociali compromesse. Un adolescente su quattro, infatti, soffre di dipendenza dai social media, con conseguenze significative sulla vita quotidiana.
Nonostante il divieto, la circolare prevede alcune eccezioni. Gli studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento potranno continuare a utilizzare i cellulari come supporto educativo. Inoltre, gli istituti tecnologici e i casi di motivate necessità personali saranno esentati dal divieto. Tuttavia, l'uso di pc, tablet e lavagne elettroniche rimarrà consentito per favorire l'innovazione nei processi di insegnamento e apprendimento.
La misura non è isolata. Durante una riunione del Consiglio Istruzione dell'UE, tenutasi il 12 maggio scorso, Valditara ha presentato la proposta di una raccomandazione europea per vietare l'uso degli smartphone nelle scuole, ottenendo un ampio consenso tra i Paesi membri. Le scuole italiane, pertanto, dovranno aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa entro l'inizio del prossimo anno scolastico, prevedendo sanzioni per chi violerà il divieto.
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