VOCE
veneto
18.06.2025 - 09:39
Nel cuore del centro storico di Verona, un'operazione della polizia locale ha portato alla luce un fenomeno inquietante: la produzione clandestina di armi improprie, realizzate con stampanti 3D da giovanissimi. Questo episodio, che rappresenta uno dei primi casi del genere in Italia, solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza dei giovani e sulla nostra capacità di cogliere i segnali di allarme.
Durante un controllo di routine, gli agenti del reparto territoriale hanno scoperto un laboratorio artigianale illegale dove venivano prodotti taser elettrici e tirapugni in fibra di carbonio. Due minorenni sono stati identificati: uno in possesso di un taser modello "Warning Arc", l'altro con un tirapugni. Le indagini hanno rivelato che queste armi erano di fabbricazione artigianale, realizzate con stampanti 3D. Una perquisizione successiva ha portato al sequestro di ulteriori armi presso l'abitazione di un terzo minorenne, denunciato per detenzione abusiva di armi.
L'operazione ha suscitato reazioni a livello istituzionale. L'assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi ha espresso preoccupazione, sottolineando l'importanza di una collaborazione tra istituzioni, scuole e realtà educative per affrontare queste sfide. "Quanto conosciamo davvero i nostri figli?" si è chiesta, invitando a una riflessione collettiva. Anche la deputata veronese Maddalena Morgante ha commentato l'accaduto, ringraziando la polizia locale e sottolineando la necessità di un intervento politico sia repressivo che preventivo.
Il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, ha lodato l'operazione della polizia locale, evidenziando l'importanza del presidio del territorio e del lavoro di prevenzione. "Il risultato conferma l'importanza di intercettare in tempo segnali di rischio per tutelare la sicurezza dei giovani e della comunità", ha dichiarato. Questo caso solleva importanti questioni sulla sicurezza e il controllo delle nuove tecnologie, come le stampanti 3D, che possono essere utilizzate per scopi illeciti. La scoperta di un mercato clandestino di armi tra i giovanissimi è un campanello d'allarme che richiede un'azione concertata da parte di genitori, educatori e istituzioni per prevenire ulteriori episodi simili.
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