VOCE
veneto
19.06.2025 - 10:21
Una serata di festa si è trasformata in tragedia per Dennys Navas, un giovane venezuelano di 21 anni residente a Pasiano di Pordenone. Dennys si è tuffato da uno dei pilastri del ponte ferroviario sul fiume Piave, all'altezza di Fagarè della Battaglia. Quello che doveva essere un gesto spensierato, come tanti altri prima di lui, si è rivelato fatale. Dennys è stato trascinato dalla corrente in un punto particolarmente insidioso del fiume, dove un mulinello lo ha trattenuto, impedendogli di riemergere. Nonostante i disperati tentativi di resistere, il giovane è stato sopraffatto dal panico e ha perso la vita.
L'allarme è stato lanciato alle 17.45 da una giovane amica di Dennys, che, preoccupata per la scomparsa dei suoi amici, ha contattato il 112. Sul posto sono intervenuti rapidamente i soccorsi, con l'ausilio di due elicotteri: Drago, dei vigili del fuoco di Venezia, e Leone, di Treviso Emergenza. Le operazioni di ricerca sono state coordinate dalle squadre a terra del distaccamento di Motta di Livenza e dai carabinieri della stazione di San Biagio. Nel frattempo, sulle rive del fiume, bagnanti e pescatori si sono radunati, cercando di comprendere l'accaduto. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver sentito grida e di aver visto una ragazza chiedere aiuto per ritrovare i suoi amici.
Prima dell'incidente, sulle spiagge di ghiaia sotto il ponte della Postumia, si stava svolgendo una festa con musica latinoamericana ad alto volume. Dennys, finito il lavoro, era probabilmente lì per partecipare all'evento, insieme a molti amici connazionali. Queste feste sono appuntamenti periodici che attirano sudamericani da tutta la provincia e oltre.
La tragedia di Dennys Navas è un doloroso promemoria della pericolosità dei fiumi e della necessità di prestare sempre la massima attenzione quando ci si avventura in acque sconosciute. La comunità locale è scossa e si interroga su come prevenire simili incidenti in futuro. Le autorità stanno valutando misure di sicurezza più stringenti per evitare che altri giovani possano trovarsi in situazioni altrettanto pericolose.
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