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“Bene Iras, ora pensiamo ai precari”

Andrea Ricci e Franco Maisto della Cisl Fp sottolineano “il sacrificio in 9 anni dei lavoratori”

“Bene Iras, ora pensiamo ai precari”

L’accordo tra Comune e Regione su Iras è in definizione come il mantenimento della gestione pubblica. E un accento sui lavoratori e lavoratrici di Iras, che in questi “nove lunghi anni”, hanno lavorato nella struttura sotto la minaccia della privatizzazione e dei tagli, lo pone la Cisl Funzione pubblica locale, che con il segretario Andrea Ricci chiede la stabilizzazione dei precari che lavorano fianco a fianco con gli ospiti anziani.

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Il sindacato premette che “sono voluti ben 9 anni per riuscire ad arrivare ad un progetto sostenibile e a mettere insieme tutte gli organi istituzionali necessari per una reale e concreta rinascita di Iras: l'obiettivo salvataggio è vicino e la Cisl Fp esprime la propria soddisfazione riscontrando la linea di coerenza sempre mantenuta nel tempo”.

Il segretario Ricci fa un excursus degli ultimi anni, per ribadire la solidità sostanziale della struttura, nonostante le crisi degli ultimi anni. “L'Iras è una realtà che in questi anni è riuscita a superare più di altre la crisi economica e finanziaria che si è creata nel 2015 con un debito milionario, tanto da giungere nel 2016, per scongiurare la liquidazione dell'Ente, al commissariamento straordinario della Regione del Veneto con tutte le inevitabili implicazioni.

Non è assolutamente da trascurare l'impegno profuso dalle lavoratrici e dai lavoratori che tra mille incertezze legate al proprio orizzonte occupazionale hanno sempre lavorato con professionalità e dedizione senza mai fare un giorno di sciopero – evidenzia Andrea Ricci, segretario generale della Cisl Fp Padova Rovigo – Abbiamo sempre creduto nella bontà del progetto di salvataggio pubblico di Iras perché si tratta di una realtà che incrementerà nel tempo il suo valore sociale, raccogliendo le istanze di una popolazione sempre più avanti con l’età”.

Gli fa eco Franco Maisto della Cisl Fp: “Dobbiamo evidenziare l'impegno, la costanza e la caparbietà del lavoro delle tante operatrici socio sanitarie, infermiere, personale di pulizia e amministrativi. Grazie alla loro tenacia e forza d’animo si sono sostenute le progettualità per permettere ad Iras di superare le difficoltà in cui versava. Il volano dell’attività sindacale e il senso di responsabilità rappresentato dai lavoratori ha garantito nel tempo la credibilità del piano di risanamento da parte degli organi istituzionali. Ora, alla soglia dell’accordo economico tra Regione e Comune risulta indispensabile garantire la miglior qualità assistenziale agli ospiti presenti”. Il riferimento è alle oltre 60 addette all’assistenza, prevalentemente con qualifica Oss, il cui contratto di lavoro terminerà il 31 ottobre prossimo.

“Come Cisl Fp – prosegue Maisto – abbiamo chiesto e continueremo a lavorare per portare ad un rafforzamento dell'Ente che si basi sulla stabilizzazione a tempo indeterminato delle tante figure professionali che da tempo lavorano e assicurano assistenza e cure. Non è concepibile la perdita di risorse professionali, peraltro difficilissime da reperire sul mercato. Chiediamo una politica assunzionale degna di questo nome. Rappresentiamo la grande soddisfazione per l’avvenuto riconoscimento di tutti gli arretrati contrattuali nei confronti di tutti i lavoratori Iras e l’apertura della contrattazione rispetto alle partite della produttività. L'avvicendarsi dei 4 commissari regionali, la presenza forte della Regione del Veneto ed ora il piglio deciso dell'amministrazione comunale stanno facendo uscire Iras da un passato tormentato con una proiezione futura dove i servizi assistenziali saranno un bene pubblico fondamentale, vista la glaciazione demografica insistente nell’area rodigina”.

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