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CALCIO

Adriese: “Spero che si trovi una soluzione”

Il sindaco Barbujani segue da vicino la vicenda che riguarda la squadra di calcio polesana

Adriese: “Spero che si trovi una soluzione”

Massimo Barbujani

C'è preoccupazione ad Adria per la sorte del suo storico e ultracentenario club calcistico, l'Adriese, vista la disputa ormai in atto tra lo storico presidente uscente (uscito?) Luciano Scantamburlo e il nuovo numero uno entrante, Massimiliano Onofri. Senza trascurare, alla finestra, il presidente del Bocar Juniors Tito Livio Franzolin, chiamato ‘sulla via di Canossa’ da uno Scantamburlo che di Onofri non ne vuole più sapere, sebbene il documento da loro firmato parli chiaro e l'imprenditore rodigino abbia fornito circostanziate rassicurazioni.

Insomma, non certo lo scenario ideale alla vigilia della scadenza degli obblighi per l'iscrizione al campionato di Serie D (12 luglio), del quale sono state già fissate le date delle prime gare ufficiali (domenica 24 agosto via alla coppa, domenica 7 settembre al campionato). Scenario ben chiaro anche a palazzo Tassoni dal sindaco Massimo Barbujani, a capo di una giunta che come vicesindaco vede Federico Simoni, il cui padre Graziano è stato presidente del club tra la fine degli anni Novanta e i primi Duemila.

"A seguito di quanto ho letto ho parlato con Scantamburlo - dice Barbujani - che mi ha esposto le sue preoccupazioni. Certo, c'è confusione. Personalmente ho fatto solo da ponte, portando chi come Onofri si è rivolto a me in Cartiera, poi ho lasciato che si parlassero tra loro. Ma non tifo per nessuno, solo per l'Adriese. Spero e mi auguro che il presidente e il suo staff trovino la persona più indicata per portare avanti questa gloriosa società. Scantamburlo ora non vuole iscrivere la squadra? Non è semplice trovare dall'oggi al domani qualcuno che prenda in mano da solo il club - allarga le braccia il sindaco - e, pur capendo le sue difficoltà, un anno di accompagnamento da parte sua credo che sarebbe necessario nel gestire la complessità di una squadra di D, per dare un futuro alla società e al settore giovanile. Con Franzolin ho un ottimo rapporto ed è una persona seria, basti pensare a quanto costruito allo stadio 'Bressan' e al 'Maddalena' di Bottrighe, e riconosco che per lui oggi non sarebbe facile ereditare la prima squadra. Su tutto il resto non mi sbilancio e non posso giudicare. Ma la situazione è delicata e questa storia deve chiudersi al più presto."

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