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CSV
22.06.2025 - 00:59
A Rovigo sono 999, a Fiesso 253, a Porto Tolle 133. Martedì incontro ad Adria con sindaci e associazioni
Disagio sociale e povertà si misurano anche dalla difficoltà di famiglie e persone nel assicurare il giusto libello di nutrizione. Scarsa alimentazione e povertà stanno assieme da sempre. Ecco allora che analizzare tutto questo è un contributo che può certamente aiutare a risolvere il problema. Ecco allora che arriva il secondo e ultimo appuntamento del Csv per approfondire il tema della povertà alimentare in Polesine.
Dopo il successo dell’incontro tenutosi a Rovigo martedì 17 giugno, il Centro di Servizio per il volontariato di Padova e Rovigo e università Iuav di Venezia, invitano Comuni, istituzioni e mondo del volontariato all’incontro “Food Policy - Tra politiche pubbliche e volontariato”. L’evento si terrà martedì prossimo, dalle 9, ad Adria, alla Casa delle associazioni, di via Dante, e sarà incentrato sui risultati della ricerca scientifica condotta dai ricercatori Silvia Zanin e Paolo Capovilla dell'università Iuav di Venezia con la supervisione dei docenti Giulia Lucertini, Denis Maragno e Francesco Musco.
La ricerca evidenzia la crescente vulnerabilità del sistema alimentare e l'urgenza di una governance territoriale efficace. Particolare attenzione è stata posta alla provincia di Rovigo, che presenta livelli di povertà alimentare alti e molto alti per oltre un terzo dei Comuni. Ciò si traduce in una forte insicurezza per le famiglie polesane, costrette a ricorrere alla rete della solidarietà e del volontariato per poter raggiungere livelli nutrizionali adeguati.
Dati ed Emporio della solidarietà I dati emersi dall’analisi territoriale sono significativi: ben un terzo dei 50 comuni polesani presenta livelli di povertà alimentare alti o molto alti. Per affrontare questa sfida, i sistemi di supporto e assistenza gestiti dalle associazioni di volontariato e dagli enti del terzo settore sono diventati indispensabili. Lo studio si è focalizzato in particolare sull'Emporio della solidarietà di Rovigo, una realtà cruciale nel supporto alimentare locale. Finanziato dalla Regione Veneto e coordinato dal Csv di Padova e Rovigo, l'Emporio è gestito da Bandiera Gialla Odv. I numeri dell'Emporio della solidarietà di Rovigo testimoniano l'ampiezza e l'importanza del suo operato. Raggiunge annualmente 2.891 persone e 936 famiglie. Distribuisce oltre 2.370 quintali di alimenti a lunga conservazione per un valore economico complessivo di 411.105 euro, di cui 196.825 euro solo per il territorio comunale di Rovigo. Se a questi si aggiungono i prodotti freschi distribuiti (2.100 quintali), il valore economico complessivo degli aiuti alimentari raggiunge gli 801.105 euro nel 2024. E ancora: serve 42 Comuni della provincia di Rovigo e della Bassa Padovana (35 a Rovigo e 7 a Padova). Si avvale della collaborazione di 53 associazioni distributrici. Impiega circa 180 volontari. I prodotti distribuiti provengono da diverse fonti, tra cui Banco alimentare, Avepa, e donazioni da agricoltura, industria e supermercati.
In termini assoluti, Rovigo è il comune con il maggior numero di famiglie raggiunte dagli aiuti alimentari della rete dell’Emporio della solidarietà, seguito da Fiesso Umbertiano e Porto Tolle. A poca distanza Loreo, Guarda Veneta, Arquà Polesine, Adria e Ariano nel Polesine.
In Polesine Le famiglie polesane e della Bassa padovana aiutate dall’Emporio del Csv sono 936. Si tratta di 2.891 persone. Ecco i Comuni con la maggior parte di loro: 999 a Rovigo; 253 a Fiesso Umbertiano; 133 a Porto Tolle; 94 a Loreo; 91 a Guarda Veneta; 86 ad Arquà Polesine; 72 ad Adria; 62 ad Ariano Polesine, 60 a Corbola, 52 a Villadose; 48 a Boara Pisani; 42 a Gavello; 36 a Frassinelle; 34 a Giacciano; 30 a Fratta; 27 a Crespino; 24 a Costa di Rovigo; 20 a Pettorazza; 19 a Ceregnano; 19 a Badia Polesine; 19 a Papozze; 18 a San Bellino; 18 a Pincara; 13 a Vescovana; 13 a Stanghella, 12 a Polesella; 12 a San Martino di Venezze, 8 a Lendinara. I centri con percentuale maggiore di persone aiutate sono Guarda veneta (8,26%), Fiesso (6,54%), Arquà Polesine (3,29%). Come ha spiegato la presidente del Csv Mantovani si tratta di un report che dà la dimensione di quanto sia diffusa la povertà alimentare.
Le fasce più deboli? I bambini e le bambine raggiunti dalla rete della solidarietà alimentare del Polesine sono 633, l’1,27% degli under 15 residenti nei comuni serviti. I comuni con il maggior numero di minori aiutati dall’Emporio sono Frassinelle Polesine (22,14% sui residenti under 15), Giacciano con Baruchella (15,11%) Fiesso Umbertiano (14,43%), Pettorazza Grimani (14,29%), Papozze (10,48%), Gavello (9,45%), Crespino (7,93%). Rovigo risulta, in termini assoluti, il comune con il maggior numero di bambini e bambine serviti dagli aiuti alimentari: 249, ossia il 5,59% della popolazione under 15 residente.
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