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"Basta bagni nei fiumi": scattano i controlli

Verifiche intensificate per evitare tragedie

Divieti di balneazione lungo il Brenta: sicurezza e prevenzione al centro dell'attenzione

In un'estate che si preannuncia calda e affollata, le acque del fiume Brenta tornano sotto i riflettori per questioni di sicurezza. Prosegue l'operato dei carabinieri, impegnati in un servizio di controllo lungo gli argini del fiume, nei comuni di Piazzola Sul Brenta, Campo San Martino e Cittadella. L'obiettivo è chiaro: scoraggiare i bagnanti, soprattutto i più giovani, dall'immergersi in acque che, seppur invitanti, nascondono insidie mortali.

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Il fiume Brenta, con le sue correnti ingannevoli, è stato teatro di numerosi incidenti nel recente passato. Giovani vite spezzate da un momento di svago che si è trasformato in tragedia. Le autorità locali, consapevoli del pericolo, hanno emesso ordinanze di divieto di balneazione, spesso ignorate dai turisti "mordi e fuggi" e dai residenti in cerca di refrigerio. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha lanciato un appello al buonsenso, sottolineando l'importanza di rispettare le regole per la sicurezza di tutti.

Nel pomeriggio del 21 giugno, i carabinieri della Compagnia di Cittadella hanno intensificato i controlli lungo le sponde del Brenta. L'operazione, che ha coinvolto pattuglie locali e l'Aliquota Radiomobile, ha portato all'identificazione di 54 persone e al controllo di numerosi veicoli. Un'azione di deterrenza che ha già mostrato risultati positivi, spingendo le autorità a pianificare ulteriori interventi per tutta l'estate.

Il consigliere regionale Luciano Sandonà ha evidenziato come, in particolare a Campo San Martino, la percezione del pericolo sia spesso sottovalutata dai giovani. La sensibilizzazione e l'educazione al rispetto delle ordinanze sono strumenti fondamentali per prevenire ulteriori tragedie. La sicurezza lungo il Brenta non è solo una questione di controlli, ma di responsabilità collettiva. In un contesto in cui la voglia di divertimento estivo si scontra con la necessità di sicurezza, l'appello delle autorità è chiaro: rispettare i divieti di balneazione è un atto di responsabilità verso se stessi e gli altri. La bellezza del Brenta può essere goduta in sicurezza, con la consapevolezza che la vita è il bene più prezioso.

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