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LOREO

La festa che ricorda chi eravamo

La 24esima edizione della grande Sagra del pane si conferma un clamoroso successo

La festa che ricorda chi eravamo

La 24esima edizione della grande Sagra del pane si conferma un clamoroso successo

La comunità di Loreo ha vissuto la 24esima edizione della Sagra del pane: un evento che incarna l’anima rurale del Polesine, celebrando radici, sapore e valore condivisi.

Promossa dalla Pro loco di Loreo, con il patrocinio del Comune e il supporto delle attività commerciali locali, questa festa estiva si è confermata come uno degli appuntamenti più attesi, volta a narrare il legame profondo tra una comunità e il proprio passato, attraverso il pane.

Il paese, in questi cinque giorni, ha offerto un ricco mercato dei prodotti tipici, la battitura del grano, esposizione di attrezzi agricoli d’epoca, seguiti dalla suggestiva rievocazione della trebbiatura.

Tra gli ospiti Moreno Gasparini, sindaco di Loreo, il senatore Bartolomeo Amidei, già primo cittadino alla prima edizione 24 anni fa, Valeria Mantovan, assessore regionale, i sindaci di Adria, Porto Viro, Pettorazza Grimani e Rosolina e i rappresentanti delle forze dell’ordine: polizia municipale, carabinieri e guardia di finanza.

La giornata di domenica è iniziata con la solenne messa officiata sul sagrato della chiesa dal vicario della diocesi di Chioggia, monsignor Simone Zocca, e dal parroco don Stefano Doria con la confraternita dei Fradei Batui, gli scout, i figuranti e tutta la popolazione, terminando con la processione del Corpus Domini per le vie del paese.

Nel cuore della manifestazione, l’emozionante rievocazione della battitura del frumento - opera di decine di volontari - ha riproposto uno dei momenti più emblematici della vita agricola di un tempo.

Il sindaco Gasparini ha commentato soddisfatto: “È una super festa per la mia città e per ricordare l’importanza dell’agricoltura in questo territorio”, ricordando la vocazione agricola del paese e il legame indissolubile tra le persone e la loro terra.

Il senatore Amidei, sindaco e ideatore alla prima edizione, ha aggiunto: “Il pane non è solo un alimento, ma un simbolo universale di pace, sostentamento e fede. In poche parole ha racchiuso il senso profondo della festa: celebrare il valore del lavoro, della memoria e della solidarietà.”

All’interno della manifestazione, il presidente della Pro loco, Diego Siviero, insieme al presidente regionale Unpli presente, ha dichiarato: “Nonostante le difficoltà burocratiche e le sfide del terzo settore, le associazioni continuano a crescere e a tenere vive le tradizioni locali, consegnandole alle nuove generazioni.”

L’assessore Mantovan, a nome della Regione Veneto, ha ringraziato volontari e amministrazione per aver reso possibile una festa che onora le fatiche di un’agricoltura forse oggi dimenticata, ricordando che “eventi come questo non sono solo spettacolo, ma educazione e testimonianza, un invito a non dimenticare le proprie origini in un mondo che cambia.”

La trebbiatura antica, con l’affascinante macchina agricola d’epoca, ha concluso simbolicamente la giornata, fondendo passato e presente e restituendo a tutti la memoria di un tempo che ha forgiato l’identità del territorio.

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