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ALIMENTAZIONE

"L’olio d’oliva fa ingrassare?"

Un'analisi sull' impatto nella formazione del grasso corporeo

L'olio d'oliva: amico o nemico della bilancia? Un nuovo studio solleva dubbi

L'olio d'oliva, spesso celebrato come il re della dieta mediterranea, è davvero un alleato della nostra salute o potrebbe nascondere insidie per la nostra linea? Un recente studio pubblicato su Cell Reports ha sollevato un polverone, suggerendo che l'acido oleico, un componente chiave dell'olio d'oliva, potrebbe stimolare la formazione di nuove cellule adipose. Ma quanto c'è di vero in queste affermazioni?


Secondo i ricercatori, l'acido oleico attiva specifici recettori e proteine che promuovono la proliferazione delle cellule adipose. Questo processo, osservato in modelli animali e in vitro, potrebbe contribuire all'aumento della massa grassa anche senza un eccesso calorico. Tuttavia, è importante sottolineare che questi risultati sono stati ottenuti in condizioni sperimentali non direttamente comparabili con la normale alimentazione umana. La dottoressa Francesca Dominici, medico dietologo, ha chiarito che i dati dello studio sono preclinici e non rappresentano un rischio documentato per chi consuma olio d'oliva in modo moderato. "Parlare di un nesso diretto tra olio d'oliva e obesità è fuorviante", afferma Dominici. In un contesto di dieta equilibrata, l'acido oleico non rappresenta una minaccia per la salute.


In un'epoca in cui i social media amplificano ogni messaggio, alcuni influencer esaltano i benefici dell'olio d'oliva, talvolta in modo eccessivo. Personaggi pubblici come Dua Lipa e Jennifer Lopez ne decantano le virtù, mentre altri ne consigliano il consumo in quantità esagerate. Tuttavia, la dottoressa Dominici avverte: anche i grassi più salutari, se consumati in eccesso, possono contribuire a un surplus calorico. Nonostante le recenti polemiche, l'olio d'oliva rimane una fonte preziosa di nutrienti benefici, come acidi grassi monoinsaturi e polifenoli. Studi consolidati ne evidenziano l'effetto positivo sul sistema cardiovascolare e sulla salute generale. Le Linee Guida della Dieta Mediterranea 2025 continuano a riconoscerlo come un elemento cardine di una dieta sana. Come sottolinea Dominici, non esistono superalimenti isolati, ma modelli alimentari complessivi che determinano lo stato di salute.

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