“Così tradiamo i nostri turisti”

Spiagge al centro del dibattito politico a Porto Tolle. A pochi giorni dall’inizio dell’estate, lo stato della spiaggia libera di Barricata accende lo scontro tra maggioranza e opposizione. Da un lato, il sindaco Roberto Pizzoli rivendica l’impegno dell’amministrazione nella tutela del litorale. Dall’altro, la capogruppo di minoranza Cosetta Nicolasi denuncia una situazione di abbandono e una visione turistica insufficiente.

“In questi anni l’attenzione verso il nostro territorio e le nostre spiagge è cresciuta in modo esponenziale”, scrive Pizzoli in un post social, ricordando come il Comune investa circa 100mila euro all’anno in passerelle, pulizia, sanità, sicurezza e altri servizi fondamentali.

Il primo cittadino evidenzia inoltre che il territorio di Porto Tolle presenta caratteristiche uniche che ne complicano la gestione. Le sue spiagge non sono arenili tradizionali ma scanni, ovvero prime difese a mare, che svolgono un ruolo essenziale nel contenimento delle mareggiate e sono sottoposte a vincoli ambientali stringenti. Quasi tutto il litorale ricade infatti in siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale, dove ogni intervento è soggetto a verifiche e limitazioni. Solo quest’anno si sta chiudendo l’iter per il riconoscimento demaniale, un passaggio fondamentale per poter operare con maggiore agilità.

Uno dei nodi più discussi riguarda la presenza massiccia di legname spiaggiato. “Le numerose piene del Po avvenute nei mesi scorsi - spiega Pizzoli - hanno riversato sulle nostre coste ingenti quantità di legna, che si sono accumulate soprattutto sulle aree libere”. Il problema, sottolinea, non riguarda solo Porto Tolle, ma tutto il litorale veneto: “Sono già state svolte più riunioni interistituzionali per affrontare congiuntamente questa criticità, anche in relazione ai vincoli ambientali”.

Quanto alla spiaggia libera, il sindaco precisa che viene garantita come previsto dalla normativa nazionale, ovvero in proporzione al numero di stabilimenti presenti. “Va però ricordato - aggiunge - che noi abbiamo una situazione atipica. La zona dove si trovano gli stabilimenti, infatti, ha caratteristiche diverse e permette interventi più mirati. Le aree libere sono invece più complesse da gestire”.

Ma le rassicurazioni del sindaco non convincono l’opposizione. La capogruppo Cosetta Nicolasi sottolinea come sia da due anni che la minoranza denuncia l’inaccessibilità delle spiagge libere, in particolare a Barricata e Boccasette: “Chi vuole godersele è costretto a farsi spazio tra rami e tronchi, spesso improvvisando capanne per ripararsi dal sole. Alcuni lo trovano avventuroso, ma la verità è che molti turisti si sentono delusi e traditi dalle aspettative”.

La consigliere ricorda come nel 2023, in risposta a un’interrogazione, il sindaco parlasse di un possibile accordo con la Regione Veneto per finanziare pulizie straordinarie. “Quest’anno invece - scrive - si scarica la responsabilità sulla questione demaniale. Ma l’area che ho fotografato e segnalato è già demanio pubblico, ed è quindi competenza del Comune”.

Nicolasi contesta anche la distribuzione delle risorse: “Dei 100mila euro citati, oltre la metà viene destinata alla passerella galleggiante, che ogni anno richiede costosa manutenzione straordinaria. Questo lascia poco margine per gli altri interventi. In passato il Comune investiva fino a 200mila euro per il litorale”.

Un confronto acceso che mette al centro la sfida di garantire una gestione efficace, rispettosa dell’ambiente ma anche attenta alle esigenze di sicurezza e decoro di un territorio prezioso e fragile.