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Minaccia i ragazzini con la pistola

I carabinieri in casa sua scoprono un arsenale

Minacce e arsenale illegale: l'incredibile scoperta a Portomaggiore

In una tranquilla serata di giugno a Portomaggiore, un episodio di minacce si è trasformato in una scoperta scioccante che ha scosso la comunità locale. Un uomo di 68 anni, incensurato, è stato arrestato dai carabinieri dopo aver minacciato, secondo le accuse, un gruppo di ragazzini con una pistola. L'episodio ha portato alla scoperta di un vero e proprio arsenale illegale nella sua abitazione, sollevando interrogativi su come un cittadino apparentemente ordinario potesse nascondere un tale segreto.

Tutto ha avuto inizio con una lite apparentemente banale. Il 68enne, mentre era in auto nella zona della stazione di Portomaggiore, si è trovato a discutere con alcuni ragazzini che, tra biciclette e scooter, sembravano ostruire il traffico. Quella che poteva sembrare una semplice ramanzina si è rapidamente trasformata in una situazione critica quando l'uomo ha deciso di mostrare una pistola per rinforzare le sue rimostranze. I giovani, inizialmente convinti che si trattasse di una pistola scacciacani, hanno comunque deciso di contattare i carabinieri, fornendo una descrizione dettagliata dell'auto e della targa.

Grazie alla prontezza dei ragazzini e all'efficace intervento delle forze dell'ordine, l'uomo è stato rapidamente intercettato. Una prima perquisizione ha rivelato il revolver ancora custodito in uno zaino all'interno dell'auto. Questo ha dato il via a ulteriori accertamenti presso la sua abitazione, dove i carabinieri hanno scoperto un arsenale impressionante: quattro fucili da caccia calibro 12, tre revolver calibro 38 e una pistola calibro 7,65, tutte detenute illegalmente. Oltre alle armi, sono state trovate oltre 200 munizioni di vario calibro, fondine, cartucciere, un lampeggiante a luce blu e un apparato per le comunicazioni radio.

L'uomo è stato arrestato con accuse di detenzione e porto illegale di armi da fuoco, ricettazione e minaccia aggravata. Attualmente si trova in custodia nel carcere di Ferrara, in attesa dell'interrogatorio di garanzia e della convalida dell'arresto. Questo episodio solleva importanti questioni sulla sicurezza e sulla necessità di un controllo più rigoroso delle armi da fuoco, anche in contesti apparentemente tranquilli come quello di Portomaggiore.


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