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veneto
25.06.2025 - 08:34
Nella tranquilla cornice di Brusegana, un quartiere di Padova, la mattinata di venerdì 20 giugno è stata scossa da un episodio di violenza che ha riportato alla luce il problema dello spaccio di droga nella zona. La Sala Operativa della Questura di Padova ha ricevuto numerose segnalazioni riguardanti colpi d'arma da fuoco esplosi nei pressi di un supermercato, un evento che ha rapidamente attirato l'attenzione delle forze dell'ordine.
Le indagini condotte dagli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti hanno rivelato una storia di rivalità e minacce. Un cittadino tunisino di 27 anni, già noto alle autorità per precedenti legati alla droga, è stato avvicinato da un connazionale all'uscita del supermercato. Quest'ultimo, un 32enne irregolare sul territorio italiano con precedenti per spaccio, ha intimato al 27enne di lasciare la zona, sospettando che volesse avviare un'attività di spaccio in concorrenza. Alla reazione contrariata del giovane, l'aggressore ha estratto un coltello, minacciandolo e aggredendolo fisicamente.
Durante la colluttazione, un terzo uomo, un 22enne tunisino richiedente asilo con precedenti per droga, è intervenuto esplodendo alcuni colpi di pistola a salve calibro 8 mm nella direzione del 27enne, costringendolo alla fuga. L'intero episodio è stato filmato e brevemente condiviso sui social network, contribuendo a una rapida identificazione dei responsabili da parte della polizia.
Nel pomeriggio di lunedì 23 giugno, gli agenti della Squadra Mobile hanno fatto irruzione in un'abitazione nel centro di Padova, dove i due aggressori si nascondevano. Durante la perquisizione, sono state trovate due dosi di cocaina, due di hashish e un bilancino di precisione nella stanza del 32enne, mentre la pistola a salve è stata recuperata in una zona verde vicina al luogo della sparatoria.
Entrambi gli uomini sono stati portati in Questura e indagati in stato di libertà per minacce aggravate in concorso e procurato allarme. Al 32enne è stata contestata anche la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Considerata la gravità dell'accaduto, il Questore di Padova, Marco Odorisio, ha disposto il loro trattenimento presso il Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Torino, in vista del definitivo allontanamento dal territorio nazionale. Questo episodio sottolinea l'importanza di un controllo costante e di un intervento tempestivo delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare il fenomeno dello spaccio di droga.
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