VOCE
L’incontro
26.06.2025 - 20:00
Se una volta la truffa era porta a porta, con campanelli e finte attestazioni, ora basta un click e il conto si svuota. Insidie digitali, truffe e una serie infinita di termini inglesi che, in sostanza, raccontano una grande verità: le frodi in rete sono sempre più diffuse e difficili da raggirare. Per questo motivo, martedì prossimo, dalle 15.30 nella sala della Gran Guardia, prenderà il via l’incontro “Occhio alle truffe”.
Organizzato da Poste italiane con la collaborazione del Comune di Rovigo, il pomeriggio sarà dedicato, attraverso i consigli degli esperti in materia di prevenzione delle frodi e di educazione digitale dell’azienda postale, al fornire gli strumenti per evitare le trappole più comuni, istruendo su come tutelare la sicurezza dei propri dispositivi (compresi quelli in uso nelle proprie abitazioni private) e proteggere i dati in rete.
L’iniziativa aperta a tutti i cittadini, è stata presentata ieri mattina a Palazzo Nodari. “È un tema fondamentale - ha spiegato l’assessore comunale Nadia Bala - perché anche Rovigo non è esente. Nel comune assistiamo, e ce lo confermano i dati delle forze dell’ordine, a truffe che passano dall’essere ‘tradizionali’, quindi con i classici ricatti relazionali, al mostrarsi aziendali, con i finti professionisti Enel, fino, appunto, a quelle con i falsi messaggi spacciati per Poste Italiane. Diffondiamo la cultura della prevenzione nel territorio: è l’opportunità per formarsi, e vale sia per i più anziani che per i giovani. Invito anche i figli, nipoti delle persone più anziane a partecipare, sia per accompagnare i nonni che per apprendere informazioni utili per aiutare i propri cari”. A differenza di quanto si possa pensare, ha aggiunto Mattia Moretto, presidente del Consiglio comunale: “Queste truffe non riguardano solo gli anziani, sono una minaccia per tutti arrivando a coinvolgere una platea eterogenea di vittime”.
Tra chiamate indesiderate, spam, numeri inesistenti e anche un picco di furti digitali che si intensifica man mano che sale il termometro estivo e le famiglie vanno in vacanza, la frenesia di un attimo, la paura di denunciare il fenomeno e anche una mancata conoscenza sono i principali fattori su cui i truffatori fanno leva per vuotare conti e banche dati, ha aggiunto Elena La Terza, dell’ufficio relazioni Poste Italiane: “L’obiettivo di martedì sarà quello di informare in un mondo in costante aggiornamento nel quale anche le frodi sono sempre più difficili da riconoscere”.
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