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In arrivo una nuova casa rifugio

Accordo tra Regione e Comune per assegnare un alloggio Erp al progetto “Viva Vittoria”

In arrivo una nuova casa rifugio

Una nuova casa rifugio per donne vittime di violenza aprirà i battenti grazie all’accordo di programma tra Regione e Comune di Rovigo, approvato con delibera della giunta regionale su proposta dell’assessore all’edilizia residenziale pubblica, Cristiano Corazzari.

L’accordo, che ha una durata quinquennale ed è prorogabile, prevede infatti l’assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica da destinare al progetto sociale “Viva Vittoria - Casa rifugio di tipo B”.

Lo stesso Corazzari spiega: “Si tratta di un’iniziativa che rappresenta un passo concreto verso la tutela, la sicurezza e il reinserimento sociale delle donne vittime di violenza. L’alloggio Erp accoglierà donne, con o senza figli minori, che hanno già concluso un primo percorso di accoglienza e necessitano di un ulteriore supporto per raggiungere una piena autonomia abitativa, lavorativa e sociale. Il nostro obiettivo non è solo dare un tetto, ma offrire un luogo sicuro e dignitoso dove le donne possano intraprendere un vero percorso di rinascita, accompagnate da servizi mirati e da una rete di protezione sociale efficace e umana”.

Corazzari rimarca poi che “l’iniziativa, promossa dal Comune di Rovigo con il supporto della Regione e in collaborazione con i soggetti del terzo settore attivi sul territorio, si inserisce in una strategia più ampia di contrasto alla violenza contro le donne, che vede il Veneto sempre più impegnato nella creazione di una rete capillare di strutture, servizi e azioni di sensibilizzazione. Con questo nuovo alloggio le case rifugio in Polesine diventano due a cui si somma la struttura del Centro Antiviolenza. In tutto il Veneto può contare su 25 Centri Antiviolenza e 37 case rifugio”.

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore a Sanità e sociale Manuela Lanzarin, che ha sottolineato come sia particolarmente importante riuscire a garantire alle donne vittime di violenza spazi adeguati e accoglienti in cui possano rinascere e costruirsi una nuova vita: “Trovo davvero significativa - spiega l’assessore - la possibilità offerta dalla legge di utilizzare l’edilizia popolare per fini sociali, con l'offerta di servizi di supporto per l'autonomia abitativa e l'integrazione sociale. Un risultato rilevante, a cui anche il Veneto ha dato il proprio contributo, con l’obiettivo di ampliare e rendere sempre più capillare la rete specifica a cui le donne possono rivolgersi per cercare aiuto”.

A salutare con favore l’iniziativa anche la consigliera regionale Laura Cestari. “Avere un luogo in cui poter rinascere, trovare un nuovo equilibrio sostenute da servizi mirati, riacquistare un’autonomia mentale, sociale ed economica, è essenziale. Come Consiglio regionale, con l’istituzione del nuovo Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne, vigileremo sulle cause e le dinamiche di questo fenomeno drammatico e indegno di una società civile. Ma sapere che ci sarà un nuovo luogo sicuro per le donne, ci offre uno stimolo e una speranza in più”.

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