VOCE
gaiba
27.06.2025 - 17:57
Nella serata di ieri si è svolta un’assemblea pubblica per delineare il futuro del Tennis Club
Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano, e questo, in sintesi, è quanto sta succedendo a Gaiba nei confronti del Tennis Club.
La situazione non era delle migliori, l’ultimo atto ufficiale è stato la chiusura dell’associazione di riferimento e il contestuale scioglimento della convenzione con l’amministrazione comunale, e, di fatto, da mesi i campi sono stati lasciati a se stessi. Niente torneo internazionale femminile ma anche nessuna attività, dalla cura dei campi alla concessione degli stessi ai tennisti amatoriali. Il risultato di tutti questi movimenti ha fatto rientrare nell’orbita dell’amministrazione comunale stessa la gestione degli impianti, peraltro di proprietà del Comune di Gaiba, e la conseguente presa di responsabilità dell’amministrazione.
Nicola Zanca, per questi motivi, ha convocato, giovedì sera, un’assemblea pubblica, all’interno della quale era necessario capire quali prospettive fossero praticabili per, sostanzialmente, salvare il salvabile e poi, eventualmente, far ripartire l’attività. Al tavolo dei relatori, oltre al sindaco, Nicola Zanca e la vice sindaco, Asia Trambaioli, il presidente fiduciario della Federtennis provinciale di Rovigo, Massimo Borgato.
Tutti concordi nel definire l’esperienza di “Gaibledon” un’eccellenza che per anni ha caratterizzato lo sport e il tennis polesano in particolare. “Un’esperienza - hanno sottolineato i relatori - vissuta intensamente da volontari, sportivi, atlete e atleti, un’esperienza unica a livello nazionale ma probabilmente anche molto oltre i confini del nostro Paese. Un’esperienza resa possibile per la determinazione e la volontà di un’intera comunità e da un gruppo di persone che hanno dato anima e corpo per raggiungere i risultati ottenuti”.
Detto tutto questo è arrivata, netta, la presa di coscienza di quanto si sta vivendo in questo momento: “E’ finito un ciclo - ha affermato Zanca - Ci sono strutture da utilizzare all’interno del Tennis Club che non possiamo lasciare andare: dalla sala cucina della polivalente alla pavimentazione esterna, dalle recinzioni esterne a quelle interne, al prefabbricato che è stato realizzato grazie al lavoro e al contributo dell’associazione e grazie a una parte di fondi stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Insomma, bisogna ripartire per tutelare una memoria a breve di successi grandissimi e, soprattutto, per valorizzare quel lavoro attraverso il rilancio dell’attività”.
Si stanno individuando le figure che, a breve, andranno a costituire la nuova associazione. Questo sembra essere uno dei primi passi, obbligatori, per dare all’attività una nuova casa. Nel frattempo, già questa mattina, una truppa di volontari, adolescenti, giovani e meno giovani, apriranno i cancelli del Tennis Club per il taglio dell’erba dei campi, ulteriore segno di attaccamento della comunità gaibese nei confronti del proprio impianto.
Il sindaco Nicola Zanca ha, infine, delineato le prossime tappe: “Nei prossimi giorni immagino si andrà a formalizzare la nascita della nuova associazione e poi, senza ansia da prestazione, insieme inizieremo a riattivare le iniziative. Dalla sistemazione dei campi all’obiettivo minimo, per quest’estate, di organizzare qualche torneo a livello amatoriale. Vogliamo proseguire, concretamente, il grande lavoro svolto dai responsabili della gestione precedente, che non finiremo mai di ringraziare, ripartendo da dove, per forza di cose e problemi contingenti, loro sono arrivati. Un passo alla volta ‘Gaibledon’ tornerà, adesso un periodo di ambientamento e poi, chissà, a volte le belle cose tornano”. E' vero, certi amori non finiscono.
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