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Negozi, un protocollo “antirapina”

Siglato ieri in prefettura un documento per l’implementazione della videosorveglianza

Negozi, un protocollo “antirapina”

“Fortunatamente il Veneto e ancor più Rovigo si difendono benissimo per quanto riguarda le rapine nei negozi, ma è sempre meglio prevenire”.

E’ con questa premessa che il prefetto di Rovigo Franca Tancredi, ricordando la rapina col coltello al Tigotà a gennaio e una recente spaccata alla Fattoria, ha poi illustrato il contenuto del “Protocollo d’intesa video-allarme antirapina” siglato ieri alla presenza del vicepresidente di Confesercenti metropolitana Venezia-Rovigo Vittorio Ceccato, del presidente di Confcommercio Rovigo e del vicedirettore Confcommercio metropolitana Venezia e Rovigo, Stefano Pattaro e Francesco Antonich, del vicepresidente della Camera di Commercio Venezia Rovigo Gian Michele Gambato, del vicequestore Maria Olivieri, del capo ufficio Comando dei carabinieri Michele Grigoletto e il vicecomandante della Guardia di finanza Sebastiano Mario Rizzo.

Il protocollo sottoscritto ieri dà attuazione, a livello locale, al Protocollo quadro sottoscritto tra il Ministero dell’Interno e Confcommercio e Confesercenti nazionali, a sua volta terzo rinnovo di un protocollo avviato già nel 2009.

“Questo protocollo - ha ribadito il prefetto - ha come scopo quello di favorire la massima diffusione di un sistema di video-allarme antirapina, che sarà in grado di collegarsi direttamente con le sale operative delle forze di polizia, trasmettendo le immagini in tempo reale conservandole, sempre nel rispetto delle norme. Viene istituita una cabina di regia che andrà a monitorarne gli esiti. Si aggiunge ad un analogo protocollo che abbiamo formato con i tabaccai. Questo territorio è particolarmente attento al tema della videosorveglianza, nell’ambito del Pon sicurezza sono stati presentati 18 progetti, senza contare l’iniziativa Polesine sicuro e le installazioni con fondi propri da parte dei Comuni”.

Guardando al numero di rapine, di tutti i generi, con quelle nei negozi che tendenzialmente rappresentano circa il 10%, in Polesine sono passate dalle 11 fra 2022 e 2023 alle 14 fra 2023 e 2024 arrivando alle 24 fra 2024 e 2025, “in linea con la tendenza nazionale, anche se i numeri sono decisamente bassi”, ha sottolineato il prefetto che ha indicato anche i numeri dei furti complessivi nel tre archi temporali, rispettivamente 1.2678, 1.465 e 1.614. Citando il “Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria 2024” ha poi spiegato che, a livell ogenerale, i mesi più “a rischio” sono luglio, ottobre e novembre, mentre per quanto riguarda gli orari, per le banche c’è una maggiore ricorrenza delle 15-16, invece per gli esercizi commerciali la mattina in aperrtura. Poi, una riflessione: “La diffusione dei pagamenti con carta di credito e bancomat è quasi uno strumento di prevenzione, perché riduce il contante nelle casse”.

Da parte dei rappresentanti delle associazioni di categoria, pur ricordando l’altro lato della medaglia, ovvero che il basso tasso di rapine è legato anche a una minore ricchezza del territorio, è arrivato un generale plauso all’iniziativa, con l’impegno a favorire l’adesione dei rispettivi associati e con una nemmeno troppo velata richiesta di collaborazione alla Camera di Commercio. Da parte sua Gambato ha preannunciato che lavorerà proprio in questa direzione, vista anche la difficile congiuntura del commercio, “che non è solo attività economica ma anche presidio sociale del territorio”, ed ha poi rivolto un ringraziamento alle forze dell’ordine polesane “perché se in questa provincia i numeri dei reati sono bassi è anche perché c’è un presidio attento e costante”.

A margine dell’incontro, il prefetto Tancredi ha preannunciato una sua idea: “Sto già lavorando per cercare di mettere in piedi per l’autunno un contenitore, una ‘Cittadella della legalità’, una settimana dedicata ai temi della sicurezza e della legalità”.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    28 Giugno 2025 - 18:01

    qualcuno sa spiegare che c'azzecca la CCIAa??

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