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SALUTE

Non sono così sicure come sembrano

Studio rivela metalli tossici nelle sigarette elettroniche

Sigarette elettroniche: un pericolo nascosto per la salute dei giovani

Le sigarette elettroniche, spesso considerate un'alternativa più sicura al fumo tradizionale, nascondono insidie che potrebbero mettere a rischio la salute, soprattutto quella dei più giovani. Un recente studio dell'Università della California a Davis ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla presenza di metalli pesanti nei vapori delle e-cig.


Riscaldando i liquidi per la vaporizzazione, le sigarette elettroniche possono rilasciare metalli come piombo, cromo, nichel e antimonio. Alcuni di questi, come il piombo e l'antimonio, sono stati trovati in quantità superiori alle soglie di sicurezza, con potenziali effetti cancerogeni. Lo studio ha testato sette dispositivi di tre marche popolari negli Stati Uniti, rivelando che il problema si aggrava con l'uso prolungato, aumentando la quantità di metalli inalati.

Mark Salazar, il ricercatore che ha avviato l'indagine, ha sottolineato i rischi nascosti delle e-cig, evidenziando come i livelli di piombo e nichel possano superare le soglie di sicurezza, contribuendo a malattie respiratorie e del sistema nervoso centrale. La presenza di antimonio, in particolare, è stata rilevata anche nella sua forma cancerogena.


In Italia, il consumo di sigarette elettroniche è in crescita, soprattutto tra i giovani. Sabrina Molinaro, epidemiologa del CNR, avverte che le strategie di marketing delle e-cig, con confezioni accattivanti e gusti dolci, abbassano la percezione del rischio tra i giovanissimi. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante tra le ragazze minorenni, che spesso iniziano a fumare prima dei coetanei maschi, normalizzando l'uso di nicotina e favorendo lo sviluppo di dipendenza.

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