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“Occhio ai parrucchieri abusivi”

Tiziana Chiorboli: “Chi opera legalmente utilizza solo prodotti certificati e in regola con le normative”

“Occhio ai parrucchieri abusivi”

Con l’arrivo dell’estate aumenta la richiesta di trattamenti estetici e servizi di acconciatura, anche fuori dai canali tradizionali. Case vacanza, spiagge, appuntamenti a domicilio o fissati tramite piattaforme online: in un momento di alta stagionalità come questo, il rischio è che a fronte di un’offerta ampia, non sempre si presti sufficiente attenzione a chi esegue i trattamenti e con quali garanzie.

Confartigianato Polesine invita i cittadini a fare scelte consapevoli, rivolgendosi solo a professionisti abilitati, formati e in regola. Il comparto benessere del territorio conta 916 saloni di acconciatura, di cui 800 artigiani (87,3%), e 591 imprese nel settore estetico, con 401 realtà artigiane (67,3%). In totale sono 1.315 gli addetti, oltre la metà dei quali impiegati in imprese artigiane che ogni giorno investono in qualità, aggiornamento e sicurezza.

"Chi opera legalmente - sottolinea Tiziana Chiorboli, presidente della Federazione benessere di Confartigianato Polesine - utilizza solo prodotti certificati e in regola con le normative europee che non nuocciono alla salute, si aggiorna costantemente con corsi di formazione e tutela la salute dei propri clienti e del proprio lavoro. L’invito è a premiare queste scelte responsabili e a scegliere operatori professionali. Non è solo una garanzia per il risultato estetico, ma un vero e proprio atto di tutela verso sé stessi e un sostegno concreto al lavoro onesto e qualificato”.

Non deve quindi essere una caccia al miglior prezzo, ma al miglior servizio. “Spesso si attira il cliente annunciando prezzi al ribasso - afferma la Chiorboli - ma chi lo fa solitamente usa prodotti di scarsa o indubbia qualità, spesso non ha nemmeno la qualifica per operare, molti improvvisano saloni o centri da estetisti nel proprio domicilio e lavorano in nero. Ritengo che questi comportamenti rovinino l'immagine dell'intera categoria. Inoltre resta alta l'attenzione sulla salute e la sicurezza del cliente se non si rispettano le regole ferree sull'uso di prodotti certificati e quelle igienico-sanitarie. L'invito è di denunciare chi pratica la professione illegalmente, per il bene di tutti”.

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