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CASTELGUGLIELMO

Cinquanta alloggi contro i caporali

Presentato ieri in prefettura il piano, finanziato dal Pnrr. “Un unicum in tutto il Veneto”

Presentato ieri in prefettura il piano, finanziato dal Pnrr. “Un unicum in tutto il Veneto”
Presentato ieri in prefettura il piano, finanziato dal Pnrr. “Un unicum in tutto il Veneto”

Mattia Tridello

CASTELGUGLIELMO - “Non ci sono fortunatamente numeri preoccupanti per quanto riguarda il caporalato in questo territorio”: chiare le parole di Franca Tancredi, prefetto di Rovigo, al tavolo in prefettura di ieri mattina in occasione della presentazione del piano che vede il Comune di Castelguglielmo (come soggetto attuatore individuato dal ministero del lavoro e delle politiche sociali) destinatario del finanziamento Pnrr per fronteggiare e riqualificare alcuni stabili di proprietà comunale in favore di alloggi abitativi capaci di contrastare l’abusivismo e il caporalato, specie in un territorio prettamente vocato all’agricoltura come il Polesine. 1,64 milioni di euro, 50 alloggi e un’unità d’intenti fra diversi attori: in primis il commissario straordinario per il superamento degli insediamenti abusivi, il prefetto Maurizio Falco, seguito dalla Regione del Veneto, la direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del ministero del lavoro e l’unità di missione per il Pnrr.

“E’ un unicum nella provincia di Rovigo e nella regione”, ha continuato Tancredi, elogiando una collaborazione fattiva che ha portato a un risultato di speranza, seguendo: “Dobbiamo dare atto al sindaco di Castelguglielmo per il grande coraggio e riconoscere il sostegno che tutti insieme, istituzionalmente, siamo riusciti a dare. Nonostante il caporalato non sia un fenomeno che desta allarme e preoccupazione in modo rilevante come invece in altri contesti territoriali, questi alloggi costituiscono una forma di contrasto specie per chi, senza scrupoli, va a rastrellare personale da impiegare nelle aziende agricole”.

Ha parlato di entusiasmo e grande soddisfazione l’assessore regionale Valeria Mantovan che, ha elogiato il lavoro svolto: “Questi interventi testimoniano l’importanza di dare dignità a tutti i lavoratori. Castelguglielmo è l’unico comune del Veneto a partire con questo progetto: è un massaggio per tutta la regione”. Dal punto di vista tecnico, Falco ha ripercorso il lungo cammino che ha portato all’attuazione del piano: “Quello di Castelguglielmo è uno dei 37 Comuni selezionati, uno dei 12 che si è salvato rispetto alle mie analisi del territorio. Rappresenta una spia di quelle o che succede in questi territori: c’è un cambiamento di culture e capacità agricola. In particolare a Porto Maggiore, e Ferrara, ma anche Saluzzo, dove andremo la prossima settimana. Dove si è potuto far atterrare il finanziamento lo si è fatto senza indugio, dove ci sono ancora dubbi, quanto per la capacità di corrispondere alle richieste della commissione, lì si è ragionato in termini diversi. Qui ho trovato una situazione di sinergia istituzionale”.

E non è mancato l’appello ai tanti esponenti delle associazioni di categoria, come Coldiretti, Confagricoltura, dei sindacati, dell’ispettorato del lavoro, Inps e delle forze di polizia, a: una semplificazione amministrativa nelle relazioni fra di noi Dobbiamo migliorare la programmazione pretendo dalla conoscenza del territorio”.

Coesione di intenti anche negli interventi di tutti gli altri presenti, partendo dall’assessore regionale Cristiano Corazzari, dal presidente della Provincia Enrico Ferrarese, dalla consigliere regionale Laura Cestari. In chiusura il sindaco di Castelguglielmo, Giorgio Grassia, ha aggiunto: “Nel dettaglio, i 50 alloggi sono stati così ripartiti: 41 nelle ex scuole della frazione del paese e 9 all’interno di uno stabile sopra il magazzino di proprietà comunale sito in centro”.

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