Messaggi sessisti in chat: studenti puniti

Non parteciperanno alla cerimonia di consegna del diploma e dovranno attendere un anno per ottenerlo. È questa la sanzione disciplinare confermata dal TAR della Lombardia nei confronti di quattro studenti della Bocconi, accusati di aver scritto messaggi sessisti e intimidatori nei confronti di una compagna di corso all’interno di una chat di gruppo.

L’episodio è stato segnalato direttamente dalla studentessa coinvolta, che ha denunciato il contenuto delle conversazioni: un insieme di commenti considerati "ripugnanti e inaccettabili", carichi di allusioni sessuali aggressive e minacce verbali. Secondo quanto riportato dal Quotidiano Nazionale, i quattro studenti avrebbero anche architettato l’ammissione della ragazza nella chat per renderla bersaglio diretto di frasi e comportamenti offensivi e discriminatori.

La vicenda è approdata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale, dove i ricorrenti hanno tentato di opporsi alla sanzione imposta dall’ateneo. Ma i giudici hanno respinto il ricorso, ritenendo legittima e proporzionata la decisione della Bocconi.

L’università, rappresentata dagli avvocati Marco Giustiniani, Antonello Frasca e Alessandro Paccione, ha motivato la propria scelta facendo riferimento alla gravità dei comportamenti e all’impatto psicologico subito dalla studentessa.

Il collegio presieduto dal giudice Daniele Dongiovanni ha sottolineato la correttezza dell’inasprimento della sanzione, parlando di "comportamenti abnormi" da parte degli studenti e di "umiliazione esistenziale e psicologica" per la ragazza coinvolta.

La sentenza rappresenta un segnale netto nei confronti di episodi di sessismo e violenza verbale negli ambienti universitari. E ribadisce l’importanza del rispetto, anche nei contesti digitali, come parte integrante della formazione accademica.