Muore a 2 anni in piscina

Nel cuore di Lazise (Verona), presso il Residence Costa al Sole di Pacengo, si è consumata una tragedia che ha scosso profondamente la comunità locale e non solo. Tommaso Pasoli, un bambino di appena due anni, è stato trovato privo di sensi sul fondo della piscina della casa dei nonni, dove la famiglia, residente nella provincia di Monza e Brianza, stava trascorrendo le vacanze. Nonostante gli sforzi disperati dei genitori e del personale medico, il piccolo non ce l'ha fatta. La diagnosi dei medici della Terapia Intensiva Pediatrica dell'ospedale di Borgo Trento di Verona, diretta da Paolo Biban, è stata impietosa: danno cerebrale irreversibile e morte cerebrale.

Sabato sera, poco prima delle 22, i genitori hanno vissuto l'incubo di trovare il loro bambino sul fondo della piscina. Il padre ha immediatamente iniziato le manovre di rianimazione, mentre i soccorritori del 118, giunti tempestivamente, sono riusciti a far ripartire il cuore di Tommaso, trasportandolo poi d'urgenza in ospedale. Tuttavia, le condizioni del piccolo sono apparse subito disperate. La "sindrome da annegamento", causata dall'inalazione di liquido nelle vie respiratorie, ha portato a danni neurologici irreversibili.

Il personale medico e infermieristico della Terapia Intensiva Pediatrica ha offerto supporto psicologico ai genitori, che hanno vegliato il loro bambino fino all'ultimo istante. "Rispettate il nostro dolore", è l'unica richiesta che la famiglia è riuscita a esprimere, mentre il personale ospedaliero si stringeva attorno a loro in un abbraccio silenzioso. Il dolore dei genitori e della sorella maggiore è condiviso anche dai nonni, che non riescono a darsi pace per quella che potrebbe essere stata una fatale dimenticanza: la piscina non era stata coperta con il telo protettivo.