Sacerdote truffato per 100mila euro da una donna

In un caso che ha scosso la comunità di Padova, una donna serba di 29 anni è stata arrestata con l'accusa di truffa aggravata ai danni di un anziano sacerdote. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata ieri, primo luglio, dagli agenti della Digos della Questura di Padova, segnando la conclusione di un'indagine complessa e articolata che ha portato alla luce un inganno durato secondo le accuse anni.

L'indagine, avviata nel giugno 2024, è partita da una segnalazione della Diocesi di Padova, preoccupata per le condizioni economiche del sacerdote. La donna, con abili raggiri, aveva convinto il religioso a consegnarle somme di denaro per far fronte a presunte emergenze, come affitti non pagati o cure mediche urgenti. In realtà, queste richieste si sono rivelate pretestuose, mirate unicamente a ingannare la vittima.

Tra il 2012 e il 2019, la truffatrice ha sottratto circa 37mila euro dal conto del sacerdote, utilizzando trasferimenti di denaro tramite money transfer. Nel 2024, ha reiterato la sua condotta fraudolenta, ottenendo ulteriori 55mila euro. Complessivamente, il danno economico subito dal sacerdote ammonta a oltre 100mila euro, costringendolo a chiedere prestiti ai parrocchiani e riducendolo in condizioni di indigenza.

La donna serba non è nuova a simili reati. È già nota alla giustizia per precedenti di truffa ed estorsione ai danni di anziani e soggetti fragili nella provincia di Padova. La sua abilità nel suscitare pietà e fiducia le avrebbe permesso di sfruttare la generosità delle sue vittime, approfittando della loro inclinazione alla carità.

Dopo aver fatto perdere le proprie tracce trasferendosi nell'area balcanica, la donna è stata rintracciata a Padova e arrestata. Ora si trova presso la Casa Circondariale femminile di Verona Montorio. Le indagini della Digos proseguono per individuare eventuali altre vittime di questo schema criminoso.