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L’avanguardia di musica e suoni

Artista internazionale, autore di colonne sonore, sperimenta e mescola nuove sonorità

Artista internazionale, autore di colonne sonore, sperimenta e mescola nuove sonorità
Artista internazionale, autore di colonne sonore, sperimenta e mescola nuove sonorità

Mattia Tridello

ROVIGO - Da Burbank (Los Angeles) è un attimo; o forse non proprio. Quando è la musica a unire, tuttavia, anche le distanze si azzerano e il ritorno è più dolce nel luogo dell’infanzia. Lo sa bene Diego Stocco, sound designer, volto ma soprattutto mente nota del panorama compositivo nazionale che al suo attivo vanta collaborazioni in film, trailer, colonne sonore di successo anche con i più grandi compositori sul mercato, tra questi, Hans Zimmer.

È stato un ritorno nella città che, dal 1976, l’ha visto crescere e sviluppare la curiosità per il mondo del costruire, del creare, con un’avanguardistica modulazione di voci, nuove sonorità; nuovi strumenti persino, come l’experibass (basato sul corpo di un contrabbasso con l’aggiunta di manici di violino, viola e violoncello) giunto all’orecchio della star tedesco-statunitense dei soundtrack (Zimmer) che lo ha voluto come solista per il film Sherlock Holmes del 2009.

Occasione dunque imperdibile che la città ha accolto grazie alla masterclass organizzata dal conservatorio Francesco Venezze di Rovigo, dipartimento di musica applicata. Tra le sedie dell’auditorium Tamburini, strumenti, corde, bacchette, flauti alla “L'ultimo dei Mohicani” ma anche incroci, sperimentazioni e un nuovo strumento costruito appositamente per l’occasione. “Oggi qui c’è uno strumento nuovo che ho costruito per questo evento - ha spiegato emozionato il musicista -, creo sempre strumenti e quindi per l’occasione ho pensato di unire più parti. È importantissimo e anche affascinante che quando nasce un’idea, questa venga definita man mano che si suona. Questa è una specie di anteprima, è la prima volta che suona e ancora non so come sarà nella sua versione finale”.

Molti i volti sorpresi e divertiti dei ragazzi. “E’ un piacere grandissimo vederli in azione e essere così interessati alla scoperta del suono. Veramente bellissimo vederli giocare con gli strumenti come stanno facendo in questo momento” ha sottolineato Stocco. Una overture, insomma, dal sapore nuovo e creativo, che ha saputo mescolare l’eredità culturale della tradizione verso spazi sonori ancora tutti da scoprire e riprodurre. “L’importante è guardare quello che è successo nel passato, per reinterpretarlo, portarlo a nuove forme sonore e interpretative insieme - ha spiegato l’artista, seguendo soddisfatto - vedo che il responso è molto buono, c’è spazio creativo per provare queste cose”.

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