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Rovigo

Un chilo e mezzo tra erba e fumo: arrestato

Un 36enne rodigino finito ai domiciliari per possesso di stupefacenti

Un chilo e mezzo tra erba e fumo: arrestato

Hashish e marijuana da vendere. Rodigino beccato con ben 1,5 chili tra hashish e marijuana. Tutto è partito da un normale controllo della Polizia di Stato, un 36enne di Rovigo è stato arrestato dalla polizia di stato e accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. A darne notizia la procura della Repubblica, guidata dalla dottoressa Manuela Fasolato.

L’uomo, R. P. le sue iniziali, era alla guida di un furgone quando giovedì 3 luglio è stato fermato per un normale controllo dagli agenti della polizia di stato della questura di Rovigo.

Vista la tensione del conducente, hanno deciso di procedere a un controllo più accurato del mezzo. Ecco che all’interno del vano hanno ritrovato ben 12 pacchetti di plastica contenenti marijuana per un peso complessivo lordo di 1.304,97 grammi (poco più di 1,3 chili).

C’erano tutti gli elementi per procedere, come avviene in questi casi, a una perquisizione all’interno della casa dell’uomo, sempre a opera degli agenti della polizia di stato. Qui è rinvenuta altra sostanza stupefacente del tipo hashish per il peso lordo complessivo di 30,91 grammi in 4 contenitori e un sacchetto di plastica nera.

Nonché 8 involucri di plastica trasparente contenenti sostanza stupefacente del tipo hashish per il peso lordo complessivo di 218,29 grammi. Inoltre altri 14 involucri di plastica trasparente e 1 in plastica nera contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso lordo complessivo di 57,71 grammi.

Vista la quantità complessiva di droga ritrovata, la modalità di suddivisione predisposta, la procura ha ritenuto che fosse in ipotesi accusatoria detenuta a fini di successiva cessione a terzi. Così il rodigino 36enne è stato sottoposto agli arresti e messo a disposizione della Procura della Repubblica di Rovigo che ha richiesto la convalida dell’arresto e la misura cautelare degli arresti domiciliari. Sabato 5 luglio, la procura ha richiesto in sede convalida dell’arresto in flagranza all’Ufficio Gip sede la convalida dell’arresto e la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’uomo è incensurato e ora dovrà difendersi dalla pesante accusa.

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