Cerca

COMUNE

Iras, il giorno dell’accordo

In consiglio la proposta per chiudere il contenzioso

Iras, il giorno dell’accordo

E’ arrivata la giornata della svolta per l’annosa vicenda Iras. Martedì in consiglio comunale, dopo la consueta ora di interrogazioni e interpellanze, l’aula è chiamata a discutere e votare lo “schema di ‘accordo di definizione stragiudiziale’ tra il Comune di Rovigo, l’Istituto rodigino di assistenza sociale e la Regione del Veneto in merito alla controversia pendente avanti al Consiglio di Stato”. Lunedì pomeriggio, la maggioranza e la giunta si sono incontrate per una illustrazione dei dettagli della proposta che qualche perplessità ha sollevato nei giorni scorsi, soprattutto tra le file dell’opposizione. Non a caso, in occasione della riunione delle tre commissioni consiliari congiunte, giovedì scorso, Elena Biasin e Roberto Tovo della Civica per Rovigo ed Ezio Conchi di Cambia Rovigo si sono astenuti mentre il consigliere Antonio Rossini non ha partecipato al voto in attesa di avere degli approfondimenti necessari per potersi esprimere. Il fulmine a ciel sereno sul piano di risanamento che approda in aula oggi, però, è arrivato da Cristiano Pavarin, segretario generale della Uil fpl, il quale ha posto l’accento sul “sacrificio” in termini economici che viene chiesto ai lavoratori di Iras: “Rinunciare in parte alle somme dovute e non erogate previste dal contratto per quanto riguarda i trattamenti economici accessori, come indennità, premi e altri compensi, che integrano la retribuzione base. Soldi previsti dal contratto - ha puntualizzato Pavarin - E non parliamo di una cifra irrilevante, perché si tratta di oltre un milione e mezzo. Di questa somma rilevante, stando a quanto proposto nel piano, i lavoratori che accetteranno la proposta, otterranno solo il 18,2% pari a 300mila euro”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400