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“Leggi più severe e niente velo”

Il 18 luglio riunione in Prefettura sul tema sicurezza

“Leggi più severe e niente velo”

Sono eventi “inqualificabili” i tre accoltellamenti avvenuti in centro città nel giro di pochi giorni, “accoltellamenti che denotano una integrazione che non c’è”. Con queste parole il sindaco Valeria Cittadin in consiglio comunale ha affrontato il problema dei fatti di sangue, rispondendo ad una interrogazione del capogruppo Pd Diego Crivellari volta a capire “quali azioni si pensa di mettere in campo per affrontare una situazione che genera preoccupazione non solo percepita ma anche reale e che va affrontata con strumenti adeguati”. Il problema sarà analizzato dal prefetto Franca Tancredi il prossimo 18 luglio, data in cui è stata fissata la riunione del tavolo prefettizio per l’ordine e la sicurezza chiesta da Cittadin. Inoltre, “è mia intenzione chiamare a raccolta i nostri parlamentari locali perché ci vogliono leggi più dure per certi reati” ha aggiunto il sindaco. “La percezione della sicurezza è cambiata - ha proseguito Cittadin - basti pensare alla zona dell’Aldi, o davanti alla chiesa di San Francesco dove si raduna un gruppo di maranza e succede quello che succedeva tempo fa in piazza XX Settembre. Io stessa questa notte alle 2 ho chiamato i carabinieri perché sotto casa mia c’era una situazione problematica e le persone coinvolte non parlavano italiano. C’è un vulnus in questa presenza di culture: l’integrazione non è riuscita o, meglio, è riuscita all’80%. Per quanto successo ho anche ricevuto la solidarietà della comunità musulmana. C’è molto da fare sul fronte dell’integrazione. La scuola fa tanto, ma troppe donne sono segregate nelle nostre case, non sanno una parola di italiano, trasmettono culture patriarcali, ci sono troppe ragazzine in giro per strada con il velo”.

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