Cerca

CURISOSITA'

Sai come è nata la Moka?

Alfonso Bialetti e la sua creazione rivoluzionaria

L'invenzione della Moka: un'icona del design italiano nel mondo

Chi avrebbe mai pensato che un semplice bucato potesse ispirare una delle invenzioni più iconiche del design italiano? Eppure, è proprio osservando la moglie Ada alle prese con la lessiveuse, un'antenata della lavatrice, che Alfonso Bialetti ha avuto l'intuizione geniale che avrebbe portato alla creazione della Moka. Correva l'anno 1933, e da quel momento il mondo del caffè non sarebbe più stato lo stesso.


Alfonso Bialetti, nato nel 1888 a Casale Corte Cerro, in Piemonte, ha sempre avuto un legame speciale con i metalli. Dopo aver appreso la tecnica di fusione in conchiglia dell'alluminio in Francia, Bialetti torna in Italia nel 1919 e apre un'officina a Crusinallo. È qui che, ispirato dalla lessiveuse, concepisce la Moka. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, è il figlio di Alfonso, Renato Bialetti, a portare la Moka sul palcoscenico mondiale. Con il lancio della Moka Express, il caffè espresso, fino ad allora appannaggio esclusivo dei bar, entra nelle case di tutti. La Moka Express non solo soppianta le tradizionali caffettiere napoletane, ma diventa anche un simbolo del design italiano grazie al celebre logo dell'Omino coi Baffi, ideato nel 1953 dal fumettista Paul Campani.


Nonostante le piccole modifiche subite nel corso degli anni, la Moka ha mantenuto intatto il suo fascino. La forma ottagonale, pensata per una presa migliore e un'estetica unica, continua a essere un elemento distintivo. Anche se le abitudini e i gusti cambiano, il piacere di gustare un caffè preparato con la Moka rimane immutato, accompagnato dal rassicurante "borbottio" che annuncia l'arrivo della bevanda. 


Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400