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POLITICA

Stop all'aumento dei pedaggi autostradali

Salvini e FdI ritirano l'emendamento, polemiche dall'opposizione

Tensioni nella maggioranza: salta l'aumento dei pedaggi autostradali

Stop all'aumento dei pedaggi autostradali. La proposta, inserita nel Decreto Infrastrutture, prevedeva un rincaro di un millesimo di euro a chilometro per tutte le classi di pedaggio, un euro ogni mille chilometri, colpendo auto, suv, camper, moto e camion. Tuttavia, la misura ha incontrato una forte opposizione non solo dall'opposizione, ma anche all'interno della stessa maggioranza di governo, composta da Fratelli d'Italia (FdI) e Lega.


Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini è stato il primo a chiedere il ritiro dell'emendamento, una mossa che ha trovato immediato supporto nei deputati di FdI Antonio Baldelli e Massimo Milani, relatori del testo. "Non ci sogneremmo mai di portare avanti un emendamento non condiviso dal ministro competente", hanno dichiarato, accogliendo l'invito di Salvini. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha definito la vicenda un "indecente scaricabarile", criticando la maggioranza per aver proposto un aumento dei pedaggi in piena estate. Schlein ha chiesto un impegno da parte della premier Giorgia Meloni a non ripresentare simili aumenti in futuro. Anche il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha espresso il suo disappunto, definendo l'intera situazione un "teatrino" e accusando il governo di voler scaricare nuove tasse sui cittadini. Il Codacons ha denunciato la proposta come una "stangata estiva" da 90 milioni di euro, sottolineando che i fondi raccolti non sarebbero stati destinati alla manutenzione o alla sicurezza stradale, ma a coprire spese extra come l'illuminazione e i costi di gestione.


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