VOCE
giacciano con baruchella
08.07.2025 - 20:21
Un cittadino ottiene dal giudice di pace l’annullamento rilevando che lo strumento non è omologato
Una recente sentenza del giudice di pace di Rovigo ha riacceso i riflettori sulla validità delle sanzioni emesse da autovelox non omologati, dando ragione a un cittadino che aveva impugnato una multa per eccesso di velocità.
La decisione, giunta lunedì 7 luglio, annulla una sanzione di 253 euro e la decurtazione di 3 punti dalla patente, inflitta lo scorso anno dal comune di Giacciano con Baruchella. Il protagonista della vicenda ha condotto una battaglia legale in autonomia, senza l’ausilio di un avvocato. “Leggevo da tempo sui verbali che i dispositivi non omologati non sono in regola e le contravvenzioni non sono valide", ha dichiarato. Insieme alla moglie, ha studiato a fondo la normativa, scoprendo una distinzione cruciale tra “omologazione” e “autorizzazione”.
Il dispositivo utilizzato a Giacciano con Baruchella, infatti, risulterebbe solo autorizzato ma non omologato. Questa differenza non è di poco conto. Negli ultimi due anni, la Corte di Cassazione ha annullato almeno 6 o 7 verbali proprio a causa della mancata omologazione degli apparecchi. Forte di queste informazioni, il cittadino ha presentato il ricorso e il Giudice di Pace ha accolto le sue ragioni, anche in presenza dell’avvocato del Comune. La sentenza di Rovigo non è un caso isolato.
Sembra che un altro giudice, sempre nel capoluogo rodigino, abbia già dato torto al Comune per nove volte in situazioni analoghe, e in alcuni di questi casi il Comune, pur avendo fatto ricorso, ha visto confermata la decisione sfavorevole. Il cittadino sottolinea come molte amministrazioni comunali, “pur essendo a conoscenza della mancanza di omologazione ministeriale di certi dispositivi, continuino ad utilizzarli. Questo accade perché, spesso, i cittadini, per mancanza di informazioni o per timore delle procedure legali, preferiscono pagare la multa piuttosto che tentare un ricorso”.
Stanco di quello che definisce un “atteggiamento vessatorio”, il signore ha espresso la volontà di mettere a disposizione di chiunque ne abbia bisogno un modello di ricorso. L'obiettivo è permettere ad altri cittadini di contestare sanzioni ingiuste, sia quelle solo pecuniarie che quelle che comportano la perdita di punti sulla patente, con un costo limitato al solo contributo amministrativo. Questa iniziativa mira a diffondere la consapevolezza sui diritti dei multati e a contrastare l'uso improprio di dispositivi di rilevamento della velocità non conformi alle normative vigenti.
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