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La scuola al centro del dibattito

A Salvaterra

La scuola al centro del dibattito

Il mondo della scuola è stato al centro della serata che si è svolta Salvaterra nell’ambito del 42° Festival dei Popoli organizzato dal 5 al 13 luglio dal Centro Documentazione Polesano (Cdp).

Introdotto da Remo Agnoletto, il professor Raffaele Mantegazza, docente di Scienze Umane e Pedagogiche, ormai ospite tradizionale della manifestazione, coadiuvato dal giovane studente Giulio Gatti ha simulato alcune realistiche situazioni riguardati il rapporto docenti- studenti e studenti- genitori, ma non solo. A sottolineare i vari momenti il bravo arpista Mauro Valerio. Mantegazza - “a essere messa in discussione non è l’insegnante, ma è la scuola, e la sua identità. La scuola non deve essere una competizione, ma deve andare al passo con chi ha più difficoltà. La scuola nasce come collettività, non ci deve essere un primo o un ultimo! E’ facile insegnare ai più bravi, anche se non è completamente vero, perché anche i più bravi hanno le loro fragilità, magari diverse, come quelle affettive alle quali bisogna dare sostegno. La scuola inoltre è un luogo di confronto tra diverse culture, che non è un bene cumulabile, ma si moltiplica se la condividiamo”.

Il relatore, in relazione alle interrogazioni in classe, ha poi sottolineato la necessità di accettare le eventuali proposte dello studente, rimarcando il fatto che in ogni caso le nozioni sono la base di partenza. Ha poi parlato del singole capacità degli studenti, e sui percorsi individualizzati che comprendono anche chi ha patologie certificate. Oltre ciò ha rimarcato l’importanza di far scegliere al ragazzo il proprio percorso di studi, ricordano le pressioni esercitate su chi deve scegliere cosa fare. Argomento dell’incontro anche la violenza dei giovani, - “i ragazzi alla fine, sono lo specchio di quello che siamo”. E concludendo- “insegnare è un lavoro difficile, ma l’insegnante deve farlo anche divertendosi”.

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