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maturita’ 2025

"I ragazzi devono abituarsi ai voti"

Studentessa di Belluno boicotta l'orale, Crepet critica il sistema scolastico

La ribellione silenziosa: il caso della maturità e la voce di Paolo Crepet

Paolo Crepet, noto psichiatra ed educatore, ha recentemente commentato il caso di una studentessa di Belluno che ha scelto di non presentarsi all'orale della maturità, definendo la sua azione "quanto meno ingenua". Ma cosa si cela dietro questa protesta?


Crepet ha sottolineato come la giovane abbia sollevato una questione importante, seppur in ritardo: "In tanti anni di scuola si è chiesta solo alla fine perché nessuno l'abbia mai ascoltata e capita". Secondo lo psichiatra, la scuola italiana non offre spazio per ascoltare i giovani, un difetto che si riflette nella mancanza di dialogo tra studenti e insegnanti. "Nessuno in classe domanda a questi giovani come stanno", afferma Crepet, evidenziando un fallimento sia del sistema scolastico che delle famiglie.


La protesta della studentessa si è concentrata sui voti, un aspetto che Crepet non condivide: "I ragazzi non accettano la valutazione ma non è possibile affrontare la vita con questo atteggiamento". Crepet paragona la situazione al mondo del tennis, citando Jannik Sinner come esempio di accettazione delle sconfitte e delle valutazioni negative. "Sinner accetta le sconfitte e va avanti per migliorare", spiega Crepet, suggerendo che i giovani dovrebbero imparare a fare lo stesso nella vita quotidiana.


Crepet conclude con un messaggio chiaro: "I ragazzi devono abituarsi ai voti che ti dà la vita". La sua riflessione invita a vedere la valutazione non come un giudizio definitivo, ma come un'opportunità di crescita. "Impariamo ad accettare la valutazione e quando perdiamo andiamo avanti", afferma, sottolineando l'importanza di saper affrontare le sfide con resilienza

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