Ilona Staller chiede 10 milioni di risarcimento

Ilona Staller, conosciuta al grande pubblico come Cicciolina, torna a far parlare di sé, ma questa volta non per le sue celebri apparizioni nel mondo dello spettacolo, bensì per una battaglia legale che la vede protagonista insieme a oltre mille ex parlamentari italiani. Al centro della questione, il taglio dei vitalizi deciso nel 2018 dal primo governo Conte, che ha scatenato una serie di ricorsi e proteste da parte degli ex beneficiari.


Tra i nomi di spicco che si sono uniti alla protesta, figurano personalità come l'ex ministro Claudio Scajola, gli ex sindaci di Napoli Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino, il leader del movimento studentesco del '68 Mario Capanna e l'ex giornalista Paolo Guzzanti. Tuttavia, è la figura di Ilona Staller a catturare l'attenzione mediatica, grazie al suo passato da icona del cinema per adulti e alla sua carriera politica nelle fila del Partito Radicale, dal 1987 al 1992. Convinta a entrare in politica da Marco Pannella, leader carismatico dei Radicali, Staller ha sempre descritto Pannella come un uomo di grande spessore, cui la politica avrebbe dovuto riservare maggiore spazio. Durante il suo mandato, Cicciolina si presentava in Parlamento con la sua inconfondibile coroncina di fiori, simbolo di un'epoca e di un modo di fare politica che non passava inosservato.


Oggi, Ilona Staller chiede un risarcimento di 10 milioni di euro per il taglio del suo vitalizio, una cifra che, secondo quanto dichiarato dal suo avvocato Luca Di Carlo, verrebbe interamente devoluta in beneficenza agli ospedali. «Si tratta di una questione delicata», afferma Staller, preferendo che sia il suo legale a rappresentarla in questa battaglia legale.