Taglio dei vitalizi: è scontro

La questione dei vitalizi torna a infiammare il dibattito politico italiano, con centinaia di ex parlamentari che hanno presentato ricorso contro il taglio degli assegni deciso nel 2018. La delibera, voluta dal Movimento 5 Stelle e dall'allora presidente della Camera Roberto Fico, ha ridotto drasticamente i vitalizi, con tagli che vanno dal 35% all'86%. Ora, il collegio d'Appello di Montecitorio è chiamato a pronunciarsi su una questione che potrebbe avere un impatto economico di quasi 4 miliardi di euro.


Tra i ricorrenti figurano nomi noti della politica italiana, come Mario Landolfi, Carmelo Briguglio, Mario Capanna, Fabrizio Cicchitto, Margherita Boniver, Claudio Martelli, Paolo Guzzanti, Antonio Bassolino, Rosa Russo Iervolino, Claudio Scajola e Ilona Staller. L'Associazione degli ex parlamentari ha sottolineato che il dibattito in aula è stato sereno e approfondito, senza tensioni tra avvocati e giudici.


Gli ex parlamentari, difesi dall'avvocato ed ex deputato Maurizio Paniz, contestano la delibera Fico, ritenendola un intervento punitivo nei confronti di un'intera categoria. Paniz ha dichiarato che, in caso di rigetto del ricorso, si procederà con un appello alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e con azioni legali contro i singoli giudici. "La delibera Fico penalizza una categoria in contrasto con i diritti di tutti i cittadini italiani", ha affermato Paniz, evidenziando l'iniquità dei tagli.


Se il collegio d'Appello dovesse riconoscere gli assegni arretrati, l'impatto economico sarebbe notevole, con una cifra complessiva vicina ai 4 miliardi di euro. Tuttavia, i ricorrenti contestano questa stima, sostenendo che l'adeguamento dei vitalizi all'inflazione porterebbe a un risparmio per la Camera dei Deputati rispetto all'attuazione della delibera del 2018.