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ORRORE ALL'ASILO

La scuola dei maltrattamenti: "Insegnanti dedite al ruolo"

Posizione di attesa da parte dell'istituto Pietro Selmi: "Agiremo per tutelare la nostra immagine. Incontreremo le famiglie"

La scuola dei maltrattamenti: "Agiremo per tutelare l'immagine"

La scuola dell'infanzia paritaria Pietro Selmi di Polesella interviene sul caso delle tre maestre sospese perché accusate di pesanti maltrattamenti nei confronti dei bambini dell'asilo. Ed esprime "sgomento e sorpresa".

"La scuola dell'infanzia di Polesella apprende con sorpresa e sgomento la notizia della denuncia rivolta alle insegnanti operanti nel servizio - scrive in una nota l'istituto - In attesa di comprendere meglio i contorni della vicenda, si ritiene doveroso lasciare che la giustizia faccia il proprio corso, evitando ogni giudizio affrettato. Si esprime piena fiducia nel lavoro delle autorità competenti e si riserva di raccogliere tutti gli elementi necessari prima di assumere una posizione pubblica in merito ai fatti denunciati".

Sorpresa anche rispetto alle accuse mosse nei confronti delle tre insegnanti coinvolte nel procedimento penale e ora sospese per 12 mesi come misura cautelare emessa dal Gip di Rovigo. "La scuola si pone a fianco di bambini, famiglie e comunità nel percorso di accertamento, mantenendo una posizione di sospensione del giudizio rispetto a quanto ipotizzato. Fino ad oggi, come confermato dai molteplici riscontri di soddisfazione raccolti nel tempo - scrive ancora la scuola  -  le insegnanti coinvolte hanno dimostrato professionalità e dedizione al proprio ruolo".

Tuttavia la direzione comprende che "in via cautelativa, sia stato richiesto l’allontanamento temporaneo dal servizio", ma allo stesso modo "auspica che tale misura non si traduca in una gogna mediatica che anticipi valutazioni di esclusiva competenza degli organi preposti. All'esito delle indagini e degli sviluppi possibili, la scuola si riserva ogni valutazione in ordine alla tutela della propria immagine e del servizio educativo anche mediante costituzione di parte civile nei confronti dei responsabili".

La scuola, infine, tenta di tranquillizzare tutte le famiglie che si rivolgono ai suoi servizi: "Viene comunque garantita la piena continuità del servizio educativo, con l’attivazione di strumenti aggiuntivi di tutela e salvaguardia del lavoro pedagogico. Le famiglie saranno a breve contattate per un incontro, al fine di favorire il confronto, la condivisione e la trasparenza. Consapevoli che notizie di questo tipo possano generare turbamento e interrogativi, si ribadisce il proprio impegno a mantenere un dialogo aperto e responsabile con le famiglie, le istituzioni e la comunità, nel rispetto delle persone coinvolte e in attesa del pieno chiarimento dei fatti".

Le maestre di un asilo sono state sospese per un anno con l'accusa di maltrattamenti continuati ai danni di bambini dai 3 ai 5 anni. Le educatrici, identificate come N.M., 58 anni, F.S., 61 anni, e Z.M., 44 anni, sono state intercettate con video e audio mentre infliggevano punizioni umilianti e privazioni ai piccoli alunni, tra cui la sottrazione di scarpe, coperte e pupazzetti, oltre a urla e strattonamenti.

L'inchiesta è stata avviata grazie alla denuncia di un genitore preoccupato, che ha portato la Procura di Rovigo a disporre intercettazioni ambientali audio-video all'interno dell'asilo per un mese. Le registrazioni hanno confermato le dichiarazioni delle persone informate sui fatti, rivelando un quadro di abusi psicologici e fisici che hanno creato un ambiente incompatibile con la missione educativa della scuola.

Secondo la Procura della Repubblica di Rovigo, le condotte delle maestre hanno causato sofferenze morali e fisiche ai bambini, particolarmente vulnerabili per la loro giovane età. Le azioni delle educatrici, descritte come gratuite e prevaricanti, hanno avuto un impatto traumatico sui piccoli, incapaci di difendersi autonomamente.


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