Catena umana per salvare gli alberi morenti

“Missione compiuta: noi l’esempio lo abbiamo dato, adesso speriamo ci pensi chi di dovere, terremo la situazione sotto controllo”. Così Retake Rovigo sottolinea l’azione di “irrigazione di emergenza” messa in campo domenica mattina per tentare di alleviare le sofferenze degli aceri piantati fra la Statale 16 e via Marchioni il 19 marzo scorso da Anas dopo che a febbraio era stata inopinatamente raso al suolo il boschetto che divideva la ciclabile dalla Statale.

Un’altra strage di alberi in città

Abbattuto il boschetto fra la Tangenziale e via Marchioni. A decidere il taglio è stata Anas

“Dopo aver creato per ognuno dei 33 aceri un invaso per raccogliere l’acqua - raccontano i volontari di Retake - li abbiamo abbeverati con diversi litri di acqua prelevata dal vicino canale. Speriamo che i 7 aceri che sembrano morti si riprendano. Tredici i cittadini intervenuti ognuno con un secchio, “in particolare i due nuovi Retaker che dalle parole, hanno voluto passare ai fatti. Non poteva mancare anche una raccolta di piccoli rifiuti sparsi e macinati dopo l’ultimo taglio giù dalla scarpata: altri 20 chili che si aggiungono ai quintali del precedente intervento”.

Dopo la segnalazione e l’interessamento del sindaco, il Comune era intervenuto sabato, mentre Anas dopo una prima annaffiatura si è impegnato a tornare ad irrigare.