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LA STORIA

Felice Tagliaferri: l'arte oltre la vista

L'artista non vedente che scolpisce emozioni

Felice Tagliaferri: l'arte oltre la vista, un viaggio tattile nella scultura

Nel mondo dell'arte, dove la vista è spesso considerata il senso predominante, Felice Tagliaferri emerge come una figura straordinaria che sfida le convenzioni. Originario di Carlantino, nel cuore del Foggiano, Tagliaferri è cieco dall'età di 12 anni. Tuttavia, questa disabilità non ha mai ostacolato il suo percorso artistico. Oggi, a 55 anni, vive a Cesena, dove dirige una scuola di arti figurative, e continua a scolpire opere che hanno conquistato l'attenzione internazionale.


La passione di Tagliaferri per la scultura è nata quasi per caso, quando a 25 anni fu invitato da uno scultore bolognese a partecipare a un esperimento che dimostrava come anche i non vedenti potessero creare arte. Mentre gli altri partecipanti abbandonarono il progetto, Tagliaferri decise di restare, diventando apprendista e iniziando così il suo viaggio nel mondo della scultura. Per Tagliaferri, l'arte non è solo una questione di vista, ma di tatto. Le sue opere nascono da un processo di interiorizzazione, dove ogni dettaglio viene esplorato attraverso il contatto fisico. Questo approccio ha dato vita a opere come "Nuovo Sguardo", una reinterpretazione della Pietà di Michelangelo, dove è Gesù a sostenere la Madonna, simbolizzando l'uomo che si prende cura della donna e i figli che si prendono cura dei genitori.


Nel 2008, Tagliaferri si vide negare la possibilità di toccare il celebre Cristo Velato di Sanmartino. Da questa esperienza nacque l'idea di creare il "Cristo Rivelato", una scultura accessibile a tutti, anche ai non vedenti. Questa opera, dal 2010, viaggia per l'Italia, offrendo un'esperienza tattile unica e ribadendo il concetto che l'arte è un patrimonio universale.
Per Tagliaferri, un'opera è completa quando sente di non poterle aggiungere nulla. A differenza di molti artisti vedenti, non trascorre ore a contemplare le sue creazioni. Una volta terminata, l'opera viene archiviata, e lui passa al progetto successivo, sempre guidato dalla sua straordinaria sensibilità tattile.


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