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UNIVERSITA'

Riscatto della laurea: sempre di più gli interessati

Il 60% dei potenziali beneficiari lo sta considerando, ecco i consigli

Il 60% dei potenziali beneficiari lo sta considerando, ecco i consigli

Nel complesso panorama previdenziale italiano, il riscatto della laurea emerge come una strategia potenzialmente vantaggiosa per chi desidera incrementare i propri contributi pensionistici. Tuttavia, la decisione di riscattare gli anni universitari non è priva di complessità e richiede un'attenta valutazione delle proprie circostanze personali e professionali.


Nel 2025, circa il 60% dei potenziali beneficiari sta considerando il riscatto della laurea, una misura che potrebbe coinvolgere circa 2,3 milioni di italiani. Questa opzione, offerta dall'Inps, consente di trasformare gli anni di studio universitario in contributi pensionistici, a patto che il titolo di studio sia stato effettivamente conseguito.


Il riscatto della laurea può essere effettuato in due modalità: ordinario e agevolato. Il riscatto ordinario è calcolato in base al reddito del richiedente, con l'importo versato interamente deducibile dal reddito complessivo. Al contrario, il riscatto agevolato si basa su un importo forfettario, indipendente dal reddito, ed è detraibile. Nel 2025, il costo del riscatto agevolato è fissato a 6.123,15 euro annui, calcolato su un reddito minimo di 18.555 euro con un'aliquota AGO del 33%.


Il riscatto è accessibile a chi ha conseguito una laurea o un titolo equipollente, purché gli anni di studio non siano già coperti da contribuzione obbligatoria. Anche i disoccupati possono fare domanda, a condizione di non essere iscritti a nessuna forma obbligatoria di previdenza. Sono riscattabili le lauree del vecchio ordinamento, le lauree triennali e magistrali, i diplomi universitari, i dottorati e i diplomi di specializzazione, tra gli altri.


Il costo del riscatto varia a seconda del sistema pensionistico di appartenenza. Per chi rientra nel sistema retributivo, il calcolo avviene tramite il metodo della riserva matematica, mentre nel sistema contributivo si applica un'aliquota del 33% sulla retribuzione lorda dell'anno precedente. La convenienza del riscatto dipende da vari fattori, tra cui l'età di ingresso nel mercato del lavoro e il reddito. Dopo i 30 anni, il riscatto potrebbe risultare meno vantaggioso.

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