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Arriva app UE per la verifica dell'età

Per tutelare i minori online, testata anche in Italia

L'Europa lancia un'app per la verifica dell'età: un passo avanti verso la sicurezza digitale

La Commissione Europea ha recentemente presentato un'app sperimentale per la verifica dell'età, un'iniziativa che promette di rivoluzionare il modo in cui i giovani navigano in rete. Questo strumento, in linea con il Digital Services Act, è stato progettato per garantire che le piattaforme online rispettino le normative sulla privacy e proteggano i minori dai contenuti inappropriati. Il 14 luglio 2025, la vicepresidente della Commissione Europea, Henna Virkkunen, ha annunciato l'introduzione di un'applicazione modello per il controllo dell'età degli utenti. Questo strumento, che sarà testato in Italia, Francia, Spagna, Grecia e Danimarca, rappresenta un passo significativo verso la creazione di un portafoglio europeo di identità digitale. L'app consentirà agli utenti di dimostrare la propria età senza rivelare dati sensibili, garantendo così un alto livello di riservatezza.


L'applicazione è progettata per essere semplice e sicura. Quando un utente desidera accedere a contenuti riservati agli adulti, un ente autorizzato verificherà i suoi dati personali, come la data di nascita. Tuttavia, le piattaforme riceveranno solo una conferma generica che l'utente ha più di 18 anni, senza ulteriori dettagli. Questo sistema, che utilizza tecnologie avanzate come le zero-knowledge proof, assicura che la privacy degli utenti sia sempre protetta. L'app sperimentale è solo una parte di un progetto più ampio: la creazione di un'identità digitale europea sicura e integrata. Il Digital Services Act, entrato in vigore il 17 febbraio 2024, impone alle piattaforme di adottare misure proattive per proteggere i minori. L'applicazione sperimentale potrebbe diventare uno strumento essenziale per verificare l'età degli utenti senza compromettere la loro privacy, in attesa del portafoglio europeo di identità digitale previsto entro la fine del 2026.



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Commenti all'articolo

  • frank1

    15 Luglio 2025 - 15:22

    cè da sgnassarsi dal ridere...ad oggi hanno violato tutti i dati sensibili..da banche...mail..banche dati etc etc..e ora si aggiunge una cretinata in piu':poi magari alla fine,qualche furbastro chiedera' una "mancia" per non divulgare chi e come è andato in certi siti...in ue non è che abbiano tanto altro da fare..meglio che continuino a pensare ai tappi di plastica delle bottiglette!!!

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